Saranno 50 le città d’arte coinvolte nella XII Giornata Nazionale del Trekking Urbano, il tradizionale appuntamento dedicato al turismo sostenibile, in programma sabato 31 ottobre.
Nell’anno di Expo, da nord a sud, passando per il centro e le isole, l’edizione 2015, interamente dedicata al cibo, permetterà a turisti e cittadini di partecipare a un ricco programma di iniziative per scoprire, camminando, i luoghi più suggestivi delle città italiane, attraverso percorsi che uniranno arte, cultura, gusto e prodotti enogastronomici tipici.
Le città interessate dal Trekking Urbano 2015 sono: Amelia, Ancona, Arezzo, Asciano, Ascoli Piceno, Asolo, Avellino, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Ceglie Messapica, Chieti, Cividale del Friuli, Conegliano, Correggio, Cosenza, Favignana, Feltre, Forlì, Grosseto, Iglesias, La Spezia, Lucca, Macerata, Manciano, Mantova, Murlo, Napoli, Narni, Oderzo, Padova, Palermo, Palmanova, Pavia, Pistoia, Ragusa, Rieti, Salerno, Salsomaggiore Terme, San Giustino, Siena, Spoleto, Tempio Pausania, Terracina, Trento, Treviso, Urbino, Valdobbiadene, Vittorio Veneto.
Capofila sarà Siena ma ognuna permetterà ai partecipanti di vivere esperienze ed emozioni lungo le vie, sulle piazze, nei vicoli e tra scorci storici e naturalistici suggestivi. Saranno 19 le regioni rappresentate (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto) e 6 i capoluoghi di regione (Ancona, Bologna, Cagliari, Napoli, Palermo, Trento).
Il trekking urbano è un’attività che coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli nascosti e curiosi delle città, attraverso itinerari caratterizzati da forti dislivelli del suolo e da scalinate. È una forma di turismo “vagabonding”, libera e ricca di sorprese, adatta a tutte le età, senza un particolare allenamento preventivo.
Oltre a fare bene al fisico e alla mente, il trekking urbano fa bene alle città perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali, di allargare il raggio delle visite alle aree più periferiche dei centri urbani e di prolungare i soggiorni.
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