Alle porte del Cilento, c’è un luogo che si fonde perfettamente con il panorama che lo circonda: è la residenza rurale L’Incartata, nel comune di Calvanico. Non solo grande casa rurale ma anche punto di studio, confronto e sviluppo di idee che puntano a una ruralità sostenibile.
Immersa nel Parco Regionale dei Monti Picentini, in un’antica masseria in cui le vecchie stalle sono diventate un salotto con camino, dove una cucina unisce sapori tradizionali a piatti moderni e ci sono un’enorme sala da pranzo e – davanti alla casa – una splendida aia conservata nel suo assetto originario, da cui si può ammirare il panorama della valle e lo spettacolo del cielo stellato nelle notti d’estate: L’Incartata è innanzitutto un ottimo posto dove assaggiare piatti della tradizione contadina locale, riscoprendo sapori autentici, genuini e salutari, a partire dai cereali e dalle farine di grani antichi cilentani, con cui sono fatti pane e pasta. Grandi protagonisti sono anche i legumi della tradizione locale, le verdure e gli ortaggi dell’orto, l’olio e le erbe spontanee delle colline calvanicesi, gli ottimi formaggi dei pastori locali.
L’Incartata, nel corso degli anni, ha creato un network di aziende e individualità che portano avanti un progetto di ruralità sostenibile e di sviluppo tecnologico per l’agricoltura, per trovare nuove soluzioni ai bisogni sociali e di mercato che emergono dal mondo delle nuove imprese rurali. Da questo progetto è nato nel 2013 Rural Hub, nodo principale di una rete di ricercatori, attivisti, studiosi e manager, un “collettivo di ricerca” per connettere tra loro startuppers, investitori e associazioni di categoria del settore agroalimentare. Ma Rural Hub è tante cose insieme: luogo condiviso di vita (co-living) e lavoro (co-working); centro di studi e di ricerca permanente sull’innovazione sociale applicata alla ruralità; incubatore e project financing per “rural start-ups”.
Questa realtà si differenzia dalle tante reti presenti in Italia perché vuole essere un invito ad un’innovazione rurale autentica, che viene definita “rural social innovation”. La rural social innovation è il luogo del recupero dei saperi e della tradizione contadina italiana (si pensi al recupero dei grani autoctoni), accompagnato dall’utilizzo delle nuove tecnologie, anche attraverso la partnership con Arduino, per ideare dispositivi per le macchine agricole. Inoltre Rural Hub si confronta continuamente con i produttori locali, per innescare meccanismi di redistribuzione economica sulle comunità, perché fare innovazione oggi significa essere consapevoli di far parte di un territorio e di un sistema plurale.
L’Incartata così diventa non solo un luogo fisico ma anche un nuovo modo di pensare e costruire il futuro della ruralità, creando nuove idee per un turismo rurale, un’agricoltura sostenibile e un punto di incontro per le specificità e le biodiversità del territorio che la circonda.
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