A colpirti è subito lui: il riccio, stilizzata mascotte da cui il b&b di Chiara Putini prende il nome: “La tana del riccio”, appunto. Un casale antico, immerso nella natura umbra di Bazzano Inferiore, frazione di Spoleto (PG). Il nome della struttura non è ovviamente casuale: i boschi e le campagne del centro Italia sono popolate da ricci. Ma anche da cinghiali, caprioli, tassi e tanti altri animali, che i cittadini conoscono solo attraverso la tv.
Non stupisce, quindi, che le due camere matrimoniali si chiamino “La Noce” e “La Castagna”, frutti di cui i boschi dell’Umbria abbondano. Per il Daily Slow, abbiamo intervistato la titolare, gentile e sicura nelle sue risposte.
Signora Chiara, la Sua struttura s’impegna da tempo in azioni ecosostenibili. Cos’è per Lei un’offerta turistica sostenibile? Cioè, in pratica, cosa fa per offrirla?
Un’offerta turistica sostenibile consente di avvicinarsi e conoscere un territorio nel pieno rispetto dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni. In un contesto umbro, significa respirare lo stile di vita autentico che questo territorio regala. Arte, natura e buon cibo fanno da cornice a un modo di vivere sano. Io porterò le persone che vorranno a conoscere le realtà produttrici biologiche locali; presenterò quindi i migliori prodotti tipici che questa terra offre. Inoltre, essendo un’amante della natura, consiglierò un modo di viaggiare sano ed ecologico, come quello delle escursioni in bicicletta. Per questo propongo tour con biciclette a pedalata assistita, un nuovo modo di esplorare rilassante, che libera dalla schiavitù della macchina, dei parcheggi e dei parcometri e permette di ammirare in assoluta tranquillità le strade di campagna. circondati da meravigliosi ulivi.
Per perseguire una scelta sostenibile ci vogliono passione e costanza. Quanto sono importanti questi aspetti in un’ottica della cultura dell’accoglienza?
La passione e la costanza sono aspetti essenziali e possono esistere solo amando e rispettando in maniera profonda il luogo in cui si vive.
Il territorio in cui si trova la Sua azienda è ricco di itinerari naturalistici, culturali e storici. Quali consiglierebbe di visitare assolutamente?
Ai miei clienti consiglio sempre di non lasciarsi sfuggire la natura che circonda Castelluccio di Norcia: con i suoi Monti Sibillini, è un luogo unico sia in inverno che in estate. Difficile non innamorarsi della sua fioritura dai mille colori. Cultura e storia si possono ammirare recandosi a Spoleto, in quanto patrimonio UNESCO, senza tralasciare Campello, anch’esso patrimonio UNESCO, e Assisi, Bevagna e Cannara.
Eh sì, l’Umbria è davvero una regione strategica: lontana dalla vita delle metropoli, suggerisce un tipo di vacanza slow, non per fini commerciali ma perché insita nel suo DNA. Il rispetto della natura è qui vissuto come un obbligo e non come un optional imposto dall’esterno, e la vita di chi ci vive scorre placida a contatto con boschi, fiori e animali selvatici che ogni tanto fanno capolino da dietro una quercia, strizzando l’occhio all’uomo (in)civilizzato di oggi.
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