Un pezzo scritto a quattro mani, quelle della sottoscritta e quelle di Andrij Arendash, un caro amico che dall’Italia, dopo tanto tempo, è tornato nella sua terra natìa, l’Ucraina.
L’etimologia vuole che il nome ukraina significhi “margine”, mentre in lingua ufficiale il termine krajina assume un significato materno, evocando il concetto di “nazione”. Oltre alle immense distese di pianure e steppe la seconda nazione più grande d’Europa nasconde tra le insenature di una baia blu, una delle perle del Mar Nero: Jalta. Famosa per essere stata sede dei nuovi assetti politici internazionali al termine della Seconda Guerra Mondiale, Jalta oggi offre numerose attrazioni turistiche. Affacciata sul mare, la località si distingue per un litorale molto esteso e curato, che permette di passeggiare e deliziarsi del contrasto realizzato dagli strapiombi bianchi dalle montagne che si gettano sul mare cristallino. Simbolo della cittadella è il castello a nido di rondine (Swallow’s Nest), che arroccato su di una scogliera sorveglia il panorama.
Gli appassionati di storia non possono rinunciare ad una visita al Palazzo di Livadia, residenza estiva dell’ultimo zar di Russia Nicola II ed edificio in cui nel 1945 si tenne la Conferenza di Jalta, ancora oggi utilizzato per i summit internazionali. Se la voglia invece non è di storia, ma di buon vino, ci si può recare a Massandra, località che regala il nome al famoso vino ucraino dove è possibile visitare le caratteristiche cantine, che conservano del nettare invecchiato fino a 100 anni (a quanto pare le riserve stanno per finire: a causa della stringente normativa sulle sostanze alcoliche molti vigneti sono stati abbattuti).
Come tutti i più bei posti del mondo anche Jalta è stata fonte di ispirazione per un grande artista: Anton Chekhov. L’illustre drammaturgo realizzò i suoi più famosi lavori proprio qui, nella sua residenza denominata “White Dacha” costruita nel 1898 e che ospita oggi un museo a lui dedicato.
Il turismo oggi è uno dei principali settori dell’economia mondiale e continua ad evolversi ad un ritmo rapido. L’industria del turismo crea posti di lavoro, aumento del reddito, stimola gli investimenti, apre nuove opportunità per lo sviluppo di grandi e piccole imprese. Ed ecco che Jalta, città leader in Ucraina per il turismo estivo, sul golfo protetto dalle montagne, offre condizioni molto favorevoli per lo sviluppo del settore. La necessità di porre attenzione all’ambiente circostante, vuole però che anche Jalta possa cambiare volto: l’incessante costruzione di alberghi di lusso, ristoranti e complessi turistici non risulta ad oggi compatibile con l’affermazione chiara dei principi dello sviluppo sostenibile. Non esiste infatti ancora una pianificazione per lo sviluppo responsabile del turismo e per l’uso ottimale delle risorse esistenti. La protezione della natura deve necessariamente rientrare negli obbiettivi di governo per mantenere intatta la bellezza della costa. Non tutti sanno che a Jalta manca un sistema rodato di smaltimento dei rifiuti e che le acque reflue non vengono adeguatamente trattate. Viene in rilievo la necessità che anche investitori stranieri nel settore “green tourism” intervengano per trasferire servizi ecocompatibili e che innanzitutto la cittadinanza e gli stessi turisti vengano adeguatamente educati al rispetto del territorio.
A passeggio nella natura di Jalta
Non fraintendiamoci: Crimea non significa soltanto sviluppo incontrollato, sono certamente presenti delle oasi degne di tale nome. Lo stesso Mar Nero, ha ottenuto il riconoscimento dalla Foundation for Environmental Education per due spiaggie di Jalta, detentrici dell’ambita “Bandiera Blu”, simbolo di qualità ambientale e di gestione sostenibile. Uno dei siti più famosi nei dintorni della costa è inoltre il Nikitsky Botanical Garden che ospita migliaia di specie vegetali russe. Lo stesso litorale è un’esplosione di natura: arricchito di alberi esotici e alle spalle una collina con strade pittoresche vigneti e giardini.
C’è posta per i turisti Andrij: presentaci Jalta. Vivi lì da circa un mese, quale scorcio consiglieresti di visitare ad un turista in arrivo?
Andrij: Sicuramente il “Nido di Rondine” . Il castello in stile fiabesco è veramente piccolo, ma ben fatto e curato, inoltre offre un paesaggio mozzafiato.
Una vacanza a contatto con la natura, cosa offre la costa della Crimea?
Andrij: La Crimea offre delle bellissime coste e una natura fuori città incontaminata. Un turista potrebbe godere dei prodotti gastronomici locali acquistandoli nei mercatini vari, tutti di produzione artigianale propria. Qui si può trovare facilmente del latte appena munto o pomodori appena raccolti dalle fattorie dei contadini che vivono nei villaggi del posto.
Zaino in spalla, bicicletta e un sentiero da seguire.
Andrij: Perfetto! Importante è che sia una mountain bike. Se si porta anche una tenda è ancora meglio. Ci sono centinaia di percorsi battuti in montagna e non esistono leggi che vietano il campeggio (se non si accende il fuoco nella foresta ovviamente). Queste montagne verdi interrotte a tratti da strapiombi vari non sono molto alte, è facile mantenere l’orientamento finchè si è in vista del mare.
Tag:Crimea, Jalta, Mar Nero, sostenibilità, storia, turismo, Ucraina, viaggio