Era il 1902 quando il giovane Guglielmo Cartia apriva la sua farmacia a Scicli (Ragusa). Inizialmente, il negozio si trovava all’interno del Palazzo Porcelli-Battaglia-Venezia-Sgarlata, poi Guglielmo acquistò uno dei bassi in prossimità del Palazzo Spadaro, sito nella splendida via Mormino Penna.
Entrare oggi all’interno dell’Antica Farmacia Cartia significa fare un salto nella storia: circondati da ampolle, rimedi, stumenti di precisione antichi e veleni, l’occhio non può non far appello all’immaginazione e “sognare” il giovane Guglielmo alle prese con intingoli ed essenze naturali e medicamentose.
Ammirando gli arredi e i decori interamente recuperati della grande sala di vendita, incuriosiscono il vecchio registratore di cassa che troneggia sul bancone in ebano (impeccabile opera di artigianato del maestro Emanuele Russino), così come le cartine prestampate in cui il farmacista avvolgeva – dopo averle trasformate in cono – le polveri medicinali, per poi consegnarle ai suoi clienti.
Non meraviglia che la Farmacia Cartia sia stata scelta come set delle fiction “Il Commissario Montalbano” e “Il Giovane Montalbano”: in esse si trova tutta l’atmosfera di una sicilianità antica e autentica.
Oggi, l’associazione culturale Tanit, formata da giovani appassionati e talentuosi, ha restituito a questo incantevole luogo una dignità museale senza precedenti: grazie al loro impegno e al loro amore è possibile infatti visitare la farmacia (ingresso 1€) e rimanere affascinati dal racconto del suo passato.
Per info: 338/8614973 – tanitscicli@gmail.com
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