Se leggi il mio travel blog Viaggio AnimaMente,ti sarai sicuramente imbattuto nel post dove racconto la mia esperienza di campo di lavoro in Messico per la salvaguardia delle tartarughe.
Oggi voglio parlarti del problema della plastica, vista come un’invasione silenziosa [WWF].
Un problema che riguarda l’ambiente e anche gli animali. Ogni giorno il nostro mare viene inquinato da questo materiale e ogni ora circa 1.09 milioni di chili di plastica vengono abbandonati lungo le coste e finiscono in mare.
Lo sapevi che il 70-80% dei rifiuti marini in Italia è rappresentato proprio dalla plastica?
Oltre a essere un grave danno per il nostro ambiente, questo materiale [insieme ad altri] funge da trappola e veleno per le tartarughe. Pensando di essere nelle vicinanze di possibili prede, loro scambiano la plastica per meduse e ingerendola restano soffocate o si riempiono lo stomaco di materiale che riduce la loro vita.
Le povere tartarughe diventano così, per colpa dell’uomo, delle vittime. Gli studi hanno portato alla luce questo grave problema, constatando che circa l’80% delle tartarughe ha plastica nello stomaco e nell’intestino!
In cosa si impegna il WWF?
Il WWF, insieme con la Marina Militare, ha lanciato una nuova campagna: MEdiTErraneo . Tra i vari compiti c’è anche quello di curare le tartarughe ferite da attrezzi da pesca per rimetterle poi in libertà e la promozione della pesca sostenibile. Anche tu puoi, nel tuo piccolo, contribuire.
In giro per l’Italia e per il mondo, tanti sono i progetti che mirano alla salvaguardia delle tartarughe. Un esempio è quello di Numana, soprannominata “la città delle tartarughe”.
Lo scorso anno ho avuto modo di partecipare a un Tarta Day [rilascio in mare di una tartaruga guarita] e l’emozione che ho provato è stata davvero indescrivibile.
Il progetto è nato dalla collaborazione del Comune di Numana con la Fondazione Catecheta di Riccione. Dato che il medio-alto Adriatico è la culla delle tartarughe Caretta Caretta, il centro di recupero non poteva che essere proprio qui!
Se ti capita di passare dalle Marche durante quest’estate, ti suggerisco di partecipare a uno dei rilasci organizzati dal centro. Avrai la possibilità di ascoltare la spiegazione dei biologi, che ti daranno le informazioni utili per conoscere più da vicino l’evento e le tartarughe.
Partecipa ad un Tarta Day alla spiaggia delle Due Sorelle: ti sentirai parte di un gruppo che viene animato da emozioni profonde e magari deciderai anche di adottare una tartaruga.
Come ultimo esempio di salvaguardia delle tartarughe mi sento [dato che l’ho vissuto in prima persona con Legambiente] di consigliarti un campo lavoro su questo tema. Tante sono le associazioni che ogni anno organizzano questi viaggi. Devi solo decidere dove, quando e con chi andare. Se ami questa specie, un’esperienza del genere ti lascerà dentro un tocco di magia. Dall’India al Messico, tanti sono i volontari che si impegnano giorno dopo giorno per salvaguardare questa specie marina.
Ma non hai necessità di allontanarti troppo da casa, in quanto anche in Italia ci sono tante attività a riguardo. A Lampedusa, ad esempio, i volontari sono i benvenuti durante tutto l’anno. Proprio qui si trova il Progetto Tartarughe del WWF Italia, un Centro per la cura e lo studio delle tartarughe.
Se anche tu ami l’ambiente e le tartarughe, impegnati in questa lunga estate e metti a disposizione la tua voglia di fare. Fai una donazione, adotta una specie in via di estinzione, partecipa a un campo lavoro per la salvaguardia delle tartarughe.
Renditi utile: l’ambiente te ne sarà riconoscente e tu proverai emozioni indescrivibili. Un’esperienza che porterai con te per tutta la vita, un bagaglio carico di sensazioni forti.
Tag:campi volontariato, Lampedusa, mare, natura, protezione, Sicilia, Tartarughe, valorizzazione territorio, wwf