“L’offerta turistica sostenibile – o meglio: quella ad impatto il più possibile vicino allo zero – è ciò che abbiamo sempre cercato di perseguire”, mi racconta Giovanni Detti, titolare dell’Azienda Agrituristica Bio Le Macchie Alte di Montemerano (GR).
Siamo in piena Toscana e stiamo calpestando 420 ettari di azienda dove si coltivano olivi, cereali e foraggio e si allevano vacche maremmane, cinghiali, maiali di cinta senesi. Tutto rispettando le regole del biologico: “Di questi concetti è molto facile parlare ma non è altrettanto facile realizzarli. Alle Macchie Alte abbiamo cercato di mettere in pratica i nostri principi, iniziando ben 25 anni fa con la certificazione biologica dell’azienda e continuando, dopo la nascita dell’agriturismo, con la certificazione Ecolabel sulla struttura e sull’impatto ambientale dell’ospitalità. Questo tipo di certificazione prende in considerazione tutti gli aspetti del costo ambientale dell’attività agrituristica, che vanno dall’energia – autoprodotta – alla produzione di rifiuti, all’uso di prodotti certificati e molto altro ancora.
A questo si sono aggiunti ovviamente altri tipi di azioni, quali il recupero dell’allevamento di razze autoctone allo stato brado e di pratiche culturali molto particolari, come l’orto sinergico – veramente a impatto zero – e la coltivazione di cereali, piante e verdure di varietà antiche coltivate con metodo biodinamico, che garantiscono la biodiversità, altro aspetto fondamentale per definire la sostenibilità di un azienda, che consiste nel mettere in pratica con determinazione un insieme di azioni, spesso anche anti-economiche, per raggiungere con grande soddisfazione un impatto ambientale il più possibile vicino allo zero”
Le Macchie alte si trova al centro della Maremma, tra i paesi di Manciano e Montemerano, “e gli ospiti che scelgono di soggiornare da noi possono spaziare da itinerari storico-culturali, come le zone archeologiche di Sovana e Vitozza, ai paesi di Pitigliano e Sorano. Oppure possono scegliere una delle zone di mare bellissime ma poco affollate che vanno dal Parco della Maremma alle spiagge della Feniglia e di Capalbio, senza tralasciare l’isola del Giglio, visitabile in una giornata. A questo, ovviamente, si aggiungono i momenti di relax da passare nelle acque termali di Saturnia”.
Niente tv a Le Macchie Alte: qui si viene per rilassarsi, godere il silenzio o conversare, magari davanti al camino. Viaggiare slow, infatti, significa cercare il proprio equilibrio e portarselo a casa, come tesoro immaganizzato durante un soggiorno diverso dal solito.
Ma un posto come Le Macchie Alte viene scelto anche per la sua cucina genunia: Giovanni e famiglia raccolgono infatti i frutti biologici della loro terra, dandoli poi alle cuoche, che preparano ogni giorno piccoli miracoli culinari maremmani. Da assagiare i pici all’agliata e l’acquacotta!
Inoltre, “Le Macchie Alte è un posto molto speciale per il trekking, dato che offre due percorsi bellissimi all’interno dell’azienda e bellissimi percorsi collinari per gli appassionati di ciclismo”. Ma qui si può andare anche a cavallo, fare un bagno nella bella piscina o prenotare un massaggio.
Infine i prodotti, che si possono acquistare direttamente in azienda: olio extra vergine di oliva, miele di fiori di macchia, carne di vitella maremmana e maiali di cinta senese, sughi, creme per crostini e marmellate di produzione propria.
Perché “per vivere bene bisogna stare in un bel posto e mangiare cose buone e sane”

Giovanni Detti
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