Le Torce è l’evento rappresentativo di Sonnino, celebrata da secoli nella notte che precede la festività dell’Ascenzione che quest’anno cadrà il 27 e 28 Maggio. L’origine della festa risale a tempi antichissimi ed è l’unica manifestazione in cui risulti tuttora distinguibile l’innesto di un rito cristiano su un soggetto di sapore prettamente pagano. La trasformazione di tale rito pare risalga a Papa Liberio, verso la metà del IV sec. La processione riassumeva il sano concetto della penitenza , e continuava ad essere permeata del tradizionale fervore agreste e della devozione verso le divinità dei campi.
Questa manifestazione di popolo si esprime tuttora nella semplicità di una antica liturgia cristiana tra una cornice di folklore. La parte principale si riassume nella processione notturna, illuminata solo dalle torce. Durante la notte, la processione percorre tutte le delimitazioni territoriali del comune. Ad essa partecipa tutto il popolo, e già nella mattinata della vigilia dell’Ascenzione, una moltitudine di cittadini si riversa nell’interno della chiesa San Michele Arcangelo, Santuario della Madonna delle Grazie, dove dopo una Messa solenne, si procede alla benedizione ed alla consegna dei Torcioni di cera vergine ai quattro “Caporali” che guideranno la schiera dei torciaroli sui monti. Prima della consegna delle Torce, i “Caporali” si scambiano l’abbraccio ed il bacio della pace e, al termine della Messa, rientrano nelle loro abitazioni per deporre gli abiti da cerimonia ed indossare quelli più dimessi. Nel primo pomeriggio (ore 14.00 circa del 27 Maggio) si cantano i vespri e subito dopo i partecipanti alla processione notturna si raccolgono in una piazzetta del paese (P.zza San Pietro).
All’arrivo dei “Caporali” e del Sacerdote, si schierano i “fucilieri” sparando delle salve, poi si avviano, al canto delle litanie , verso la cima del Monte Ceraso. Le salve di fucileria seguono la processione fino alla periferia del Paese. Il Sacerdote, da un poggio naturale benedice la processione e rientra in paese, mentre quest’ultima, con alla testa i quattro “Caporali” prosegue sulla via dei monti.
I torciaroli, come sta ad indicare lo stesso appellativo, sono muniti di di torcia e portano con loro un piccolo zaino con cibi rustici fra cui i “canescioni” , vino generoso ed il fucile ad armacollo, con ampie ventriere ripiene di cartucce, caricate a salve. L’itinerario della processione è lunga oltre trenta chilometri. In contrada la Cona la schiera di torciaroli si divide in due colonne, guidate ciascuna dai “Caporali”.
Una delle colonne, composta di oltre duecento persone, segue il confine con i Comuni di Monte S. Biagio e Terracina. Toccando le contrade di Case Murate, Monte Romano e Cascano, scende al Frasso, risale la sponda sinistra dell’Amaseno fino in prossimità di Fossanova, tocca la stazione di Sonnino e prosegue fino a Santa Maria La Sassa. L’altra schiera, invece, composta di trecentocinquanta persone, segue il crinale della costa dei Dovere, il bosco Tavanese, il Monte delle Fate, il Monte Asparago, nel versante prospiciente la Valle dell’Amaseno, fino al crestone delle Serre, dove ritorna in vista il paese.
In passato all’apparire delle Torce sul declivio delle Serre, tra la popolazione rimasta in paese, si notava ad un dato momento il gesto di alcune ragazze che si tagliavano la punta dei capelli per farli ricrescere più lunghi e le donne anziane coprivano i pozzi per impedirne l’attingimento nel giorno seguente, temendo che la trasgressione ne determini l’inevitabile inquinamento, oggi questo non avviene più.
Le schiere dei torciaroli, riunitesi in S. Maria La Sassa dopo l’abbraccio tra i “Caporali”, sostano per rifocillarsi e tagliano i torcioni distribuendo i frammenti di cera ai presenti. Riprendono la via del ritorno, si soffermano in preghiera alla Chiesa della Misericordia ed in quella del Cimitero e nel Convento di San Francesco, rientrano in paese per Porta di Tocco alle prime luci dell’alba, nel suggestivo silenzio dei vicoli del centro storico, tornado da dove si è partiti, nella Chiesa di San Michele Arcangelo (ore 4.00 circa del 28 Maggio).