Sono oltre 240. I locali storici d’Italia, dal 1961, sono riuniti e riconosciuti dall’omonima Associazione Locali Storici d’Italia, che nasce con lo scopo di salvaguardarli e valorizzarli.
Vi è mai capitato di entrare in un locale, poco importa che sia stato un caffè, un ristorante, un albergo o una trattoria, ma in cui tutto rimandava al passato e in cui vi era un forte richiamo storico? Vi è mai capitato, mentre eravate in un locale di questo genere, di soffermarvi a pensare su quali e quanti personaggi storici avrebbero potuto, in passato, per esempio aver sorseggiato il caffè allo stesso tavolo dove vi siete seduti? Certamente, se vi siete trovati almeno una volta nella vita in una tale situazione, avete avuto l’occasione di entrare in un locale storico. In un locale che ha almeno settant’anni di vita e che, conservando uno stretto legame con il passato, è realmente stato artefice e protagonista di alcune pagine della storia d’Italia, attraverso gli avvenimenti di cui è stato sede, oppure attraverso i personaggi che lo hanno frequentato.
Oggi sono 240 i locali storici d’Italia. A contarli è l’Associazione Locali Storici d’Italia, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un’associazione che nasce proprio con il principale scopo di salvaguardare e tutelare i locali storici italiani, per cercare di evitare che ne venga cancellata la memoria come a volte è avvenuto in passato. L’Associazione Locali Storici d’Italia, nata di fatto nel 1961 e costituitasi ufficialmente nel 1976, nell’ottica della diffusione del turismo culturale in Italia, si impegna affinché, appunto i locali riconosciuti come storici, possano iniziare a definirsi come “musei dell’ospitalità” per le testimonianze che conservano e per gli arredi e i ricordi che hanno al loro interno.
Tra i 240 antichi locali storici italiani appartenenti all’associazione, circa un terzo sono alberghi, un terzo sono ristoranti e antiche trattorie, e l’ultimo terzo include caffè, pasticcerie e grapperie. L’associazione è aperta ad accogliere nuove locali, la cui ammissione viene di volta in volta valutata e decisa dal Consiglio direttivo che verifica, attraverso materiale storico e visite in loco, che i locali richiedenti rispondano ai requisiti richiesti dallo statuto associativo. Un nuovo modo, quindi, di vedere il passato, osservandolo da un punto di vista in parte inedito. Un nuovo modo di fruire dell’immenso patrimonio storico e delle preziose tradizioni del nostro Paese.
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