Roghudi Vecchio, paesino fantasma dell’area ellenofona d’Aspromonte, fu abbandonato a seguito di due fortissime alluvioni abbattutesi sulla zona nell’inverno tra il 1971 e il 1972; l’abitato fu dichiarato inagibile e gli abitanti furono trasferiti a 40 chilometri, sulla costa ionica. Le storie del paese, raccontano di chiodi piantati sulle mura della case ai quali erano fissate delle corde legate alle caviglie dei bambini, per evitare che cadessero nei burroni circostanti. Camminando tra le stradine deserte di questo antico villaggio si avverte un silenzio disarmante. Nelle abitazioni si trovano ancora oggetti e suppellettili abbandonati all’ultimo momento.
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