20 concorrenti tra i migliori bartender italiani della nuova generazione si sfideranno in un concorso unico nel suo genere,
il “Liquid Gems Cocktail Challenge” alla sua prima edizione. A partire dal 13 dicembre, attraverso quattro appuntamenti
a tema e la spettacolare serata finale di maggio, verrà ripercorsa la storia affascinante della mixology,
nuova sofisticata frontiera professionale del mondo del drink. Organizzazione a carico di Meeting Place Academy di Roma e
BarTales Magazine.
Dove: Meeting Place Bar, piazza Bologna 1, Roma, tel. 06 44237704
Quando: 13 dicembre 2016 aperta al pubblico, a partire dalle 20.00
Roma,6/12/2016 – Finissimi liquori, estratti di fiori, infusi di erbe, essenze di frutta, spezie rare, il tutto attentamente
misurato, dosato e miscelato con movimenti fluidi ed eleganti, accompagnato da una spiegazione raffinata e affascinante.
Ecco mixology, la scienza alchemica che sta trasformando il mondo del cocktail in una ricerca continua di combinazioni
originali e squisite, con gradi di raffinatezza e complessità pari alla cucina di alto livello.
Come i grandi chef, il bartender diventa creatore di ricette esclusive e interprete di una ritualità che trasforma la
preparazione di un drink in un’ affascinante e coinvolgente esibizione di sapienza e maestria.
Il risultato è, per il cliente, un’esperienza olfattiva, gustativa e conoscitiva unica, difficile da dimenticare.
I migliori mixologist, appartenenti alla nuova generazione dei bartender italiani, si sfideranno a Roma in un impegnativo
concorso unico nel suo genere. Organizzato da Meeting Place Academy e BarTales Magazine, il “Liquid Gems Cocktail Challenge”
prenderà il via il 13 dicembre, snodandosi attraverso quattro prove a tema, per concludersi con una sfida finale a maggio,
quando verranno proclamati i vincitori. Il concorso si delinea come un percorso a ritroso nella storia bicentenaria del
cocktail. A partire dalla prima prova dedicata al punch, le successive tappe riguarderanno la miscelazione americana di
New Orleans, l’utilizzo di vini naturali liquorosi e il periodo della Belle Epoque. Il tema della serata finale rimarrà
un segreto sino alla fine. Per ogni tema i candidati saranno chiamati a creare le loro ricette evidenziando conoscenze
storiche, merceologiche, tecniche di esecuzione e presentazione, talento e personalità.
In ogni tappa la giuria, scelta tra affermati bartender di alto profilo, giudicherà i lavori presentati dai
20 partecipanti preselezionati. Solo dieci candidati accederanno all’evento finale per disputarsi un super premio che
servirà loro come una borsa di studio per aumentare il proprio bagaglio culturale e professionale.
Le prove a tema – Le selezioni si terranno presso il Meeting Place Bar, locale di tendenza della Capitale,
frequentatissimo dal popolo degli aperitivi, ma anche dagli amanti dei più sofisticati cocktail.
Ogni prova a tema costituirà per il pubblico una serata-evento, scenografica, divertente, ricca di sorprese.
Perché si inizia dal punch – Nella storia il cocktail ha assunto diverse forme, ha mutato i contenuti seguendo quelli
della società civile della quale è sempre stato testimone discreto e gentile, ha saputo identificare uno stile di vita.
Prima che il cocktail fosse tale vi era il punch, uno stile di bevanda la cui preparazione celebrava la capacità di
mettere in equilibrio tra loro i sapori primari alla ricerca di un gusto sempre nuovo e diverso.
Il punch serviva ai marinai per superare le difficoltà di una vita estrema, costituiva il momento di socialità a bordo,
era forma di nutrimento e di cura. Nelle Tavern e Inn, le prime forme di bar moderno, il punch metteva sullo stesso piano
tutti gli avventori, che bevevano attingendo da un’unica grande coppa. Quando il punch arrivò nelle case delle famiglie
divenne momento di consumo celebrativo di ogni ricorrenza, assunse forme e contenuti più sofisticati ed eleganti.
I grezzi barili dei punch marinai, i grossolani vasi di terracotta delle Tavern vennero sostituiti da raffinate tazze
che distinguessero il ceto sociale dei suoi consumatori.
Il punch divenne borghese, aristocratico, sempre più sofisticato, mai comune e sempre diverso.
La sua parabola discendente iniziò quando la nuova società industriale modificò gli stili di vita.
Nell’affermarsi di una nuova competizione sociale il cocktail personalizzato, confezionato espressamente per il singolo,
divenne il nuovo modo di bere e consumare. Oggi, sull’onda della riscoperta di antiche ricette, il fascino del punch non
ha mancato di attirare l’attenzione del bartending 2.0, dove ripropone la sua ecletticità. Ecco perché il punch è la
prima prova di una gara che chiamerà i candidati a cimentarsi su alcuni dei momenti fondativi e più straordinari della
mixologia.
La professione di bartender – Bartender è il barman definito nell’accezione americana, che prepara cocktail utilizzando
tecniche moderne. Lanciato nel mondo anglosassone, è una figura professionale che troviamo nelle discoteche, nei pub,
nei grandi bar ed eventi dove l’affluenza delle persone richiede maggior maestria e velocità nella preparazione dei drink.
Oggi il bartender è una delle figure di barista professionista più ricercate e meglio pagate.
In Italia sono attivi ben 149.085 bar, che generano un fatturato complessivo di 18 miliardi di euro e occupano,
tra dipendenti e freelance, oltre 360mila persone, oltre il 70% con contratti a tempo indeterminato
(Dati Fipe-Confcommercio 2014). In questo mondo variegato e molto dinamico, le figure più contese dal mercato sono quelle
maggiormente professionalizzate e specializzate, le cui competenze sono alla base dello sviluppo dei nuovi modelli di business
che hanno saputo reagire meglio alla crisi. Dietro la ricerca di bartender professionisti vi è l’affermarsi degli evening
bar, modelli di bar che privilegiano la convivialità, l’intrattenimento, la qualità. Oggi in Italia un bravo barman può
arrivare a guadagnare da 200 a 400 euro a serata, con una retribuzione che, per i migliori, può oscillare fra 2.000 e 3.000 euro mensili.
Anche all’estero, in paesi come Uk, Olanda, Germania, Francia, Grecia, Spagna e Russia, vi è gran richiesta di questi professionisti.
Meeting Place Academy – Nata nel 2015, la Meeting Place Academy di Roma si è rapidamente affermata come una delle scuole
dedicate al mondo del bar, tra le più complete e tecnologicamente attrezzate.
Con un’offerta formativa che spazia dalle professioni classiche a quelle più evolute e di tendenza,
come il flair bartender, il bartender mixologist, il bar chef – molecular , la scuola propone agli studenti anche borse di studio e
stage in ambienti lavorativi. Inoltre I concorsi come il “Meeting Place World Flair Competition”, già alla seconda edizione, e l’attuale “Liquid Gems Cocktail Challenge”,
sono l’occasione per mettersi in contatto con i più prestigiosi bartender a livello nazionale e internazionale.
La Meeting Place Academy rappresenta a Roma una giovane realtà, dinamica e altamente professionalizzante, che vanta fra
i suoi trainer alcuni fra i migliori bartender mondiali. Una proposta formativa per nuovi e affascinanti percorsi lavorativi
rivolta a coloro che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, ma anche di qualificazione per chi vuole rafforzare
il proprio percorso professionale acquisendo skill più evoluti.
l ILiquid Gems Cocktail Challenge si tiene con il supporto di Bernabei, Diageo, Pampero, Ketel One, Zapaca,
Real Cocktail Ingredients, Smirnoff, Tanqueray e Puro Ghiaccio.