
Beatrice Mezzetti
È donna, è giovane, è creativa. Oggi parliamo di Beatrice Mezzetti, designer umbra e co-creatrice del marchio VODIVÌ. La casa di moda, facente parte dell’associazione Slow Tourism (che ilDailySlow rappresenta), produce borse e gioielli che hanno la particolarità di essere associati a un territorio. In che modo? Grazie all’utilizzo di materiali naturali locali, all’ispirazione creativa di Beatrice (che parte sempre da un luogo) e agli itinerari turistici che le clienti di VODIVÌ trovano in abbinamento agli oggetti prescelti.
L’Italia – si sa – al di là delle idee, offre poco ai suoi imprenditori. Se poi sono donne, le difficoltà raddoppiano (anche se la moda è – parzialmente – un’eccezione). Per questo abbiamo deciso di intervistare Beatrice, la quale sarà protagonista (insieme a VODIVÌ) del convegno dedicato a moda e sostenibilità, che si terrà venerdì 9 gennaio alla Rocca Paolina di Perugia (ore 09.00 – 13.00).
Beatrice, quando e com’è nata la tua passione per la moda?
“Alle Superiori (mi sono diplomata in moda). Ma ho sempre avuto il pallino del disegno, dei tessuti, degli intrecci… In seguito ho approfondito il tema, anche in relazione all’ambiente e all’ecosostenibilità, perché sono un’amante della natura. Dopo le Superiori, ho seguito infatti due corsi: Tutela del Paesaggio e Operatore di Parco Naturale; ovviamente insieme a corsi di specializzazione nel mio campo, tra cui Restauro del Tessuto Antico. Infine, ho frequentato la scuola di design di moda di Perugia e oggi sono finalmente una stilista”

Borsa Vodivì
Per adesso hai prodotto borse e gioielli traendo spunto dai paesaggi umbri. Ma come fa un territorio a ispirarti?
“È stato molto semplice trovare spunti che mi emozionassero: la bassa Valle Umbra e la Valnerina sono territori che io adoro! La cosa che mi piace di più di questo lavoro è infatti il legame con i luoghi, specie se di appartenenza, non solo da un punto di vista naturalistico ma anche culturale, storico. Quando vado nei posti, mi fermo a vedere tutto! Da una roccia a un’architettura: qualunque cosa mi intrighi viene poi rielaborata in una forma per me accettabile. Adesso penso anche ad altri territori che mi piacerebbe esplorare artisticamente: Matera, Pompei, la Sicilia, la Maremma… ma anche il resto dell’Umbria. E l’estero, perché no?”
Cosa pensi che manchi oggi nella moda italiana?
“Secondo me manca proprio questo attaccamento alle origini, ai luoghi in cui le aziende sono radicate. Spesso le imprese sono troppo modaiole e puntano al trend, trascurando le tradizioni, come a volerle nascondere”
Moda e territorio… tu che tipo di turista sei?
“Una naturalista nata! Per me viaggiare significa zaino in spalla, escursioni e immersioni nei luoghi lontani dalle metropoli. E poi sono malata di tutto cò che è archeologia, in particolare etrusca. Tanto che sto pensando a una linea di gioielli ad hoc! Insomma, non mi piace il turismo convenzionale mentre adoro i posti abbandonati…”

Accessori
Chi sono le tue clienti? Non hai pensato agli uomini?
“Dobbiamo lavorarci, sì. Le mie clienti ideali sono persone di una certa cultura, molto sensibili, che sanno apprezzare quello che è artigianato artistico, perché i nostri prodotti sono tutti fatti a mano da artigiani del posto. Insomma, mi rivolgo a persone che non seguono le mode e che amino viaggiare”
Ti piacerebbe creare anche capi d’abbigliamento?
“Sarebbe il top! Intanto stavamo pensando a dei foulard in seta non violenta [prodotta senza uccidere i bachi, n.d.r.]”
Cosa ti aspetti dal futuro?
“Visibilità. Quella che spesso manca a noi giovani imprenditori. Vorremmo che le persone conoscessero quello che cerchiamo di trasmettere, entrare in contatto diretto con loro”

Bozzetto di borsa con manici a foglia
Vi aspettiamo venerdì 9, presso la Rocca Paolina (Perugia): dalle 09.00 alle 13.00 si terrà l’incontro “Moda e Turismo Ecosostenibili”, organizzato dall’associazione Slow Tourism. In seguito, verrà aperto al pubblico (fino a domenica, ore 19.00) uno showroom temporaneo e sarà inaugurato il portale e-commerce di Vodivì!
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