Nella seconda giornata di avvicinamento ai vini siciliani [preceduta da un altro articolo di Orazio Fogliano, n.d.r.], la prima tappa è Trecastagni (CT). Si parte dalla Chiesa Madre (o matrice) del 1.400 (dedicata a San Nicola di Bari), che si trova su di un’altura. Alle pendici dei crateri trecastagnesi, si trovano i vigneti piantati ad alberello delle maggiori cantine dei dintorni.
La cantina più vicina è Nicosia, dove potete iniziare le vostre degustazioni con il vino prodotto da vigneti di Nerello Mascalese o Mantellato, per assaggiare un bicchiere di Nero d’Avola , di Frappato o Carricante.
Per provare i cibi classici dell’isola, invece, non vi resta che recarvi a Santa Venerina, nelle cantine Murgo: qui potete assaggiare una cucina casalinga, i cui piatti vengono realizzati con ingredienti freschi e selezionati del territorio.
Dopo pranzo, si può andare a visitare un altro paese della strada dei vigneti dell’Etna: Milo. Si tratta di un borgo molto antico a 740 metri di altezza, circondato da splenditi vigneti e su una strada panoramica. Ogni domenica del periodo della vendemmia, si tiene la Sfilata dei Cufinari (il cufinu è il cesto in cui si raccoglie l’uva da portare alla spremitura), durante la quale i partecipanti indossano gli abiti tipici dell’occasione.
Nei pressi, precisamente presso il borgo di Sant’Alfio, si può ammirare il più antico albero d’Europa: il castagno dei Cento Cavalli. Nel piazzale antistante troviamo Tenuta Favazza, ristorante tipico in cui si possono gustare i vini dell’azienda agricola Barone di Villagrande, dall’Etna Doc (bianco, rosato o rosso) a un vino liquoroso come il passito Doc Malvasia delle Lipari.
Questa prima giornata volge al termine: è il momento di raggiungere un luogo in cui cenare e riposare. Vi segnaliamo il boutique hotel Monaci delle Terre Nere, esclusivo casale situato tra boschi, vigneti e ginestre. In alternativa, si può soggiornare a Sant’Alfio, presso gli agriturismi DolcEtna e Case Perrotta,o a Zafferana, a La Rocca della Rosa. Sempre a Sant’Alfio, si può fare un aperitivo al rifugio Citelli e visitare i crateri Sartorius.
Il nostro viaggio continua per 12 Km, fino a Linguaglossa, nel versante nord dell’Etna, tra paesaggi rurali e memorie storiche. Merita una visita il centro storico e in particolare la chiesa madre, dov è possibile ammirare le belle tele ottocentesche del pittore Leonardo Grasso.
Tutto intorno si estendono chilometri di vigneti, che contribuiscono alla produzione del vino Doc Etna (occasione per degustare ottimi vini e prodotti tipici locali è la festa di San Martino, che si tiene a novembre). Lungo la strada, piena di noccioleti, si trovano diversi agriturismi dove pernottare e soprattutto gustare le specialità enogastronomiche. Segnalo L’Orto dei Semplici, le cantine Don Saro, Tenuta Scilio e Casa Arrigo.
Un’altra conosciutissima cantina di Linguaglossa è l’Azienda Agricola Gambino, dove, durante la degustazione, è anche possibile godere di un panorama eccezionale sulla Sicilia orientale. Questa cantina produce Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Alicante. Un altro luogo incantevole è l’agriturismo Etnalodge, antica dimora, dove si adottano metodi di coltivazione biologica.
Si può proseguire fino a Castiglione di Sicilia, antico centro (creato dai Greci nel 403 a.C) che si affaccia sulla valle dell’Alcantara. Importante fu la presenza dagli arabi, che qui importarono nuovi sistemi di irrigazione. Da non perdere è la Cuba di Santa Domenica, forse la più importante testimonianza bizantina in Sicilia.
Ma forse l’attrazione più affascinante e suggestiva (spostandosi a Francavilla di Sicilia) sono le gole del fiume Alcantara, con i loro caratteristici canyon di basalto lavico, dalle forme particolari. Con apposita attrezzatura, ci si può inoltrare tra le acque freddissime. Un paradiso per chi ama il treking fluviale. Lasciato l’Alcantara, ci si può fermare presso il vicino Agripark Gole Alcantara.
Dopo la visita al Parco Fluviale dell’Alcantara, possiamo riprendere il nostro viaggio, in direzione del paese medioevale di Randazzo. Diverse civiltà (Greci, Romani, Bizantini, Ebrei, Arabi e Normanni) hanno qui lasciato le loro tracce. In questo ambiente così particolare, una cantina in cui trascorrere tutto il pomeriggio (e magari cenare e dormire) è l’azienda agricola Etna Wine .
Lungo la strada che porta a Randazzo, si possono visitare altri bellissimi luoghi, quali Borgo San Nicolao, la dimora nobiliare Castello Romeo (dove soggiornarono i reali d’Italia) e L’Antica Vigna.
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