![Vulcano forgia le folgori per Giove - Rubens](http://www.dailyslow.it/wp-content/uploads/2014/12/Rubens_-_Vulcano_forjando_los_rayos_de_Júpiter-157x300.jpg)
Vulcano forgia le folgori per Giove – Rubens
Al dio Vulcano di certo non mancava l’allegria: durante le sue giornate di fuoco, mentre preparava le armi per gli altri dei, cantava a squarciagola tra una fornace e l’altra della sua officina all’interno dell’Etna. Parecchi tra i suoi collaboratori si chiedevano il motivo di tanta allegria, senza riuscire a darsi una spiegazione. Bisognerà attendere secoli prima che il mistero si sveli, proprio grazie alla strada del vino dell’Etna: pare che Vulcano ogni mattina sparisse misteriosamente tra le terrazze dell’Etna, per poi tornare al lavoro allegro, beato e felice…
Un paesaggio unico al mondo, quello dell’Etna, fatto di terrazze, palmenti, case coloniche e masserie, ricco di eccellenze enogastronomiche e particolarissime realizzazioni artigianali. La natura si fonde con il secolare lavoro dell’uomo, regalando un’esperienza di viaggio indimenticabile.
La Strada del Vino dell’Etna è uno strumento di promozione del territorio, voluto dalla Provincia Regionale di Catania con lo scopo di valorizzare un’area di rara bellezza e fascino, che comprende vigneti, cantine e aziende agricole, enoteche, musei della vite e del vino, centri d’informazione, aziende specializzate in produzioni tipiche di qualità e strutture turistico-ricettive di grande pregio.Le aziende vitivinicole che fanno parte della Strada del Vino dell’Etna si trovano in luoghi incantevoli e sono aperte ai visitatori e a quanti amano il vino. Percorreremo a tappe questa spettacolare via, cercando di coglierne il meglio.
Partiamo da Nicolosi, la “porta dell’Etna”, dov’è possibile visitare il museo della civiltà contadina(Via Garibaldi, 58/58a – tel 095 910980 da lun a ven dalle 9,30 alle 12,30) e il monastero benedettino San Nicolò La Rena, risalente al XIII sec. e oggi sede del Parco dell’Etna. Interessante è il sentiero del Germoplasma, che si estende per circa tre ettari.
![Il sentiero del germoplasma (parks.it)](http://www.dailyslow.it/wp-content/uploads/2014/12/Sentiero.Germoplasma-800.jpg)
Il sentiero del germoplasma (parks.it)
Attorno all’ex monastero dei Benedettini, edificio di grande valore storico e architettonico, nacque e si sviluppò la comunità di Nicolosi. L’edificio è anche di un punto di riferimento fondamentale per ospitare – come è più volte accaduto – significativi eventi culturali e scientifici, nonché manifestazioni di educazione ambientale.
Dopo la palazzina d’ingresso, realizzata ex novo con la funzione di “front office” dell’Ente Parco, l’antico vialetto in pietra lavica e un affascinante arco conducono alla zona antistante il monastero, caratterizzata dalla presenza della cisterna “a quattro bocche”, attiva ancora oggi.
![L'agriturismo Monte Arso](http://www.dailyslow.it/wp-content/uploads/2014/12/1300443861761-300x199.png)
L’agriturismo Monte Arso
Al piano terra, in quella che si presume sia stata una volta la cantina del monastero, è stata realizzata un’area museale vulcanologica, che illustra le caratteristiche fondamentali dell’Etna: la storia geologica, le grotte, le colate laviche, le “bombe vulcaniche”. Qui è possibile pranzare e soggiornare presso l’agriturismo Monte Arso (Via A.M. Mazzei 61, Nicolosi).
Dirigendosi verso Trecastagni, si raggiungono i vigneti tra Monte Gorna e Monte Ilici, dove si trova la tenuta Monte Ilice (via Ronzini, 154 – 95039 Trecastagni), dove Giovanni Verga ambientò Storia di una Capinera. Vicino troviamo anche la tenuta Monte Gorna (C.da Monte Gorna – Carpene – Trecastagni ), ottima per una degustazione o una passeggiata tra i filari dei vigneti. Vigneti utilizzanti, per lo più, varietà autoctone dai nomi importanti: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio o Mantellato, Carricante e Minnella (dalla sua forma, simile a quella delle “minne”, nome dialettale che indica le mammelle).
Questo percorso di appena 13 Km è sufficiente a fare da apripista per le prossime tappe, dove cecheremo di scoprire le peculiarità dei vitigni dell’Etna e dei suoi vini. Ma solo sulla carta. Per gustarli dovete venire in Sicilia.
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