Sono a Ljubljana, in un fine settimana pre-natalizio. Ho varcato il confine per venire in questa bellissima città ricca di storia, questa sera ancora più magica e affascinante grazie alla splendida, superlativa e vasta illuminazione, fatta di tante luci sospese, buon gusto, secolare senso della bellezza.
La Piazza del Congresso – Dosravila – è ricolma di addobbi cilindrici, realizzati dai bambini delle scuole e appesi ai rami dei platani, a rappresentare il giardino delle fatine del buon auspicio. In municipio, invece, è stato allestito un bellissimo albero: gli addobbi sono stati realizzati sempre dai bambini, che hanno utilizzato ottiglie di plastica e bicchieri di carta.
Lubiana mi appare davvero come una colta signora mitteleuropea, di una eleganza speciale, raffinata, ordinata e composta, giustamente orgogliosa del suo ricco passato asburgico, slavo, germanico ma anche romano (primi secoli dopo Cristo).
Una città che costituisce anche oggi un importante punto di incontro, in quanto al centro dell’Europa, tra le due realtà del continente: quella occidentale e quella orientale. È la più piccola capitale europea ma si pone come importante snodo viario, commerciale e culturale di tutta l’Unione Europea.
Essendo carica di tanta storia, la città può esibire al suo interno bellissimi monumenti, nobili palazzi e sfavillanti chiese barocche; il tutto sotto lo sguardo attento e protettivo di un panoramico castello tardomedievale, costruito sui resti di un forte dell’Impero Romano.
In pieno centro storico, noto un negozio di prodotti enogastronomici italiani: Eliano, il proprietario, è una guida turistica. Mi mostra una “pinacoteca all’aperto”: si tratta di un patrimonio artigianale unico – i “Pannelli da alverare” -, esempio dell’arte contadina prodotta tra la prima metà del XVIII secolo e la fine del XIX da quelle che erano le regioni di Carniola, Carinzia e Stiria nord-occidentale e – in concentrazione minore – da altre zone della Slovenia. I motivi dei dipinti ci raccontano dell’uomo, delle sue attività economiche, delle sue riflessioni sul mondo, della sua fede, dei suoi divertimenti e sentimenti. Il pannello più antico porta la data del 1753.
Pranzo in un antico ristorante nei sotterranei della monumentale chiesa barocca delle Orsoline e qui ho modo di apprezzare gustosi piatti dell’antica tradizione istriana. E per non farci mancare nulla, un simpatico e gentile sommelier ci guida nella degustazione dei vini delle tre regioni vinicole slovene: dal Riesling al Traminer, dal Sauvignon, al Malvasia, dal Terrano al Cvicek, un vino particolare, fresco e, per fortuna, a basso contenuto alcolico…
Ma è già tempo di partire e fare sosta a Bistra, vicino villaggio collinare situato presso le sorgenti di Ljubljanica. Anche qui le costruzioni raccontano l’evoluzione architettonica di un lungo e importante periodo: quello del passaggio dallo stile romanico al Barocco, attraverso più di cinque secoli di storia. Gioiello di questo villaggio è la Certosa fondata dai Duchi di Carinzia.
Attraversiamo ampie e armoniose distese di verde, percorribili nei modi più svariati: a piedi, in bicicletta, a cavallo e persino navigando su tranquille e comode zattere.
Non posso non ricordare la bellissima Valle di Savinja, abitata già dal 39 d.C. dai Romani, per la presenza a Rimska di “miracolose” acque termali dalle straordinarie proprietà terapeutiche. E infatti, nel corso del tempo, queste terme sono state prerogativa esclusiva di persone “elette”: dalle principesse del Regno Unito a Vittoria – ereditaria di Prussia – e alla sorella di Napoleone Bonaparte.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi le adibirono ad ospedale per i propri soldati, mentre nel dopoguerra vennero un po’ dimenticate, perché divenute appannaggio esclusivo degli ufficiali di Tito. Il 1991 segna finalmente una straordinaria e meritata rinascita del centro termale di Rimske, che ha oggi riconquistato il prestigio e la notorietà del passato.
Gli ospiti vengono oggi accolti in camere che hanno, ciascuna, un nome in Latino, corrispondente alle varie piante medicinali locali, ricche di tanta storia. Non può mancare nemmeno la caffetteria della principessa Vittoria, dove si possono degustare infusi alle erbe, rispettosi delle originali ricette romane.
Sì, un viaggio davvero perfetto e speciale in questo periodo, adattissimo a creare il clima giusto e la migliore preparazione alle imminenti feste natalizie!
Auguri a tutti!
Tag:Europa, Lubiana, Slovenia, terme, vini