PIETRA ROSA: UN MATERIALE PREZIOSO PER UN AGRITURISMO A DUE PASSI DA URBINO

“Pietra Rosa”: rosa come il materiale locale di cui è fatto; rosa come Urbino al tramonto. Oggi mi trovo in quest’agriturismo dal nome evocativo, nella bellissima città marchigiana. Parlo con il titolare, Mauro Giacomelli, molto attento – insieme alla moglie – ai principi di accoglienza e sostenibilità promossi da Slow Tourism, la nostra associazione:

“In effetti erchiamo di fare tutto il possibile per l’ambiente. Per prima cosa, siamo un’azienda agricola biologica dal ’97. In secondo luogo, usiamo i pannelli solari per la produzione di acqua calda e il fotovoltaico, che coprono il fabbisogno energetico e addirittura lo superano. Per non parlare della raccolta differenziata. E poi sia io che mia moglie siamo ferocemente anti-caccia. Sa com’è… qui intorno se ne pratica ancora tanta”

Nell’agriturismo di Mauro e consorte si possono seguire moltepilici attività: c’è chi impara a cucinare secondo tradizione, chi preferisce fermarsi alla degustazione di cibi e vini tipici, chi suona il pianoforte, chi legge e chi – addirittura – inizia a imparare una lingua (per gli stranieri sono infatti pensati dei corsi di italiano). Inoltre…

“Da noi c’è un piccolo parco giochi per i bambini, la possibilità di tirare con l’arco e la piscina. Se poi qualcuno volesse dare una mano per l’orto o a raccogliere la frutta sarebbe il benvenuto. Abbiamo molti alberi carichi di ciliegie”

Il signor Mauro non si è sempre occupato di sostenibilità. Prima di sterzare verso questo stile di vita faceva tutt’altro:

“Sì, avevo  un’officina da elettrauto ma a un certo punto mi sono stufato della città, ho comprato un po’ di terra e una casa diroccata e l’ho rimessa a posto. Nel 2002 ne abbiamo fatto un agriturismo ma siamo da sempre biologici, da prima della certificazione”

Mauro è di poche parole, come può esserlo il titolare di un agriturismo che vive secondo i canoni della vita semplice. Al Pietra Rosa, infatti, si prepara in casa quasi tutto: il pane, i biscotti, le marmellate, le torte e la pasta. Per il resto ci sono l’orto e il frutteto e il risultato è una serie di piatti freschi e a chilometro zero.

E poi ci sono loro, le erbe selvatiche, che si può imparare a riconoscere e a utilizzare grazie all’aiuto dei titolari. Un luogo, insomma, adatto a chi la natura non vuole solo annusarla ma viverla nella sua pienezza.

E per quanto riguarda i dintorni?

“Beh, Urbino prima di tutto: è sede di un’università fondata nel 1500, nonché la patria di Raffaello e la città marchigiana più conosciuta, anche all’estero. A pochi passi (100 mt!) ci troviamo invece nella Riserva Naturale Statale Gola del Furlo. Un ambiente pieno di sentieri, che è bello anche percorrere in mountain bike”