È passato quasi un mese dalla presentazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo del Comune di Ragusa, documento focalizzato sulla tutela ambientale, presentato dall’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Corallo e da Marcello Di Martino, dirigente del settore Pianificazione Urbanistica.
Una fruzione più ampia delle spiagge del Ragusano non può prescindere infatti dalla sostenibilità: questo il concetto-chiave del piano, subentrato a quello del 2009, stravolto in alcuni punto e oggi integrato con osservazioni di associazioni quali Legambiente.
In pratica: sì ai servizi per il turismo, no all’invasione di strutture come gli chalet. Nell’are di Randello, per esempio, due concessioni previste dalla passata Amministrazione sono state revocate. Inoltre, è stata inserita nella programmazione urbanistica la pista ciclabile tra Punta di Mola e lo “Scalo Trapanese”.
Un percorso arricchito da alcuni spazi di aggregazione, progettati attraverso interventi minimi ma significativi, il cui costo è accessibile ed il cui impatto ambientale è assolutamente sostenibile. Definitivamente accantonato il progetto che prevedeva un affaccio continuo sul mare realizzato mediante pedane di legno poste sull’intera scogliera. Cambiando zona, previsti nell’area dell’ex depuratore di Marina di Ragusa una serie di spazi per il tempo libero, il fitness e lo svago.
Infine, sono state emanate delle linee guida per la gestione sostenibile delle risorse naturali, energetiche e idriche e per la gestione della raccolta differenziata.
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