Buona musica nelle Domus de Janas, note jazz che si diffondono dentro una grotta marina abitata dalla notte dei tempi, concerto tra gli ambienti di un acquario firmato dall’archistar Peter Chermeyff. È l’estate musicale sarda, che regala ritmi e passione in siti naturali e architetture fasciate di storia. L’estate isolana ospita infatti manifestazioni di interesse internazionale e caratterizzate da una forte attenzione al contesto naturale, storico e artistico.

Un concerto nelle grotte del Bue Marino al Festival Cala Gonone Jazz
In questi giorni si apre Cala Gonone Jazz, giunta all’edizione numero 28 e che, oltre a tanta buona musica, offre spettacoli di forte suggestione grazie alla varietà dei ‘palchi’ usati durante la manifestazione. Per esempio: venerdì 31 luglio è previsto un concerto alle Grotte del Bue Marino (la traduzione sarda della Foca Monaca), con il Cristina Zavalloni Duo. Musica in “caverna” – all’ingresso è possibile ammirare un graffito del Neolitico, che rappresenta la danza del sole – sperimentata da tempo nel Golfo di Orosei, che negli anni scorsi ha visto Vinicio Caposella registrare una canzone all’interno delle grotte di Ispinigoli o Abisso delle Vergini (nome che deriva dal ritrovamento di preziosi monili in pasta vitrea e resti ossei). Cala Gonone Jazz dà fiato alle trombe anche all’Acquario di Cala Gonone, dove sono in programma concerti associati a degustazioni dei prodotti della gastronomia locale.

Musica e storia antica alla edizione 2013 di Time in Jazz
Da non perdere, ad agosto, Time in Jazz, creatura musicale del musicista Paolo Fresu, uno degli artisti più noti del panorama internazionale jazzistico: dall’ 8 al 18 del mese prossimo, un ricco menù a base di note da tutto il mondo. Per questa edizione, il tema è molto suggestivo: “Ali”. Non a caso, il festival inizierà con un concerto di Paolo Fresu a bordo di un aereo Meridiana nella tratta Bologna – Olbia; poi, il viaggio musicale continua via acqua l’8 agosto, a bordo di una nave della Sardinia Ferries che dalla penisola si dirige verso la terra sarda (protagonisti Monica Demuru e Natalio Mangalavite). Musica in cielo, in acqua e naturalmente in terra, con autori di ogni angolo del pianeta: Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Michel Godard, Nguyên Lê, Oren Marshall,Kenny Barron e Dave Holland.
L’epicentro della manifestazione è Berchidda, il paese natale di Fresu nella provincia Olbia-Tempio, ma i concerti fanno tappa in tanti altri centri del territorio. Musica popolare che anima le piazzette dei centri storici, ma non mancano location inconsuete come lo Stagno della Peschiera di San Teodoro, sulla costa orientale sarda, a una trentina di chilometri da Olbia; la Torre di San Giovanni, nei pressi di Posada; la Chiesa di Santa Maria di Coros a Tula. Non possono mancare una connessione con le origini millenarie e un viaggio verso il Neolitico, con un concerto organizzato nelle Domus de Janas di Partules – le Case delle Fate della tradizione popolare (ma in realtà si tratta di tombe scavate nella roccia e risalenti a 3mila anni prima di Cristo) – nel territorio di Ittireddu.

Concerti tra alba e tramonto a Time in Jazz

Dromos Festival è un appuntamento dove si incontrano arte, musica, cinema e letteratura
Un altro appuntamento dove la musica, il cinema, la letteratura vengono rappresentate in location tra natura e cultura è il Dromos Festival, che da fine luglio a metà agosto ospita artisti internazionali come Manu Dibango, Dee Dee Bridgewater, Ibrahim Maalouf, Harold López-Nussa, Karl Hector & the Malcouns, Tingvall Trio, l’Hypnotic Brass Ensemble.
Siamo in provincia di Oristano e la manifestazione non si limita alla musica ma offre esposizioni d’ arte e proiezioni cinematografiche come il film, del regista Gianfranco Cabiddu, “Faber in Sardegna”, dedicato a Fabrizio De Andrè; o “Le Favole iniziano a Cabras”, regia di Raffaello Fusaro, che racconta l’isola con i ritratti di personaggi sardi, come lo stilista Antonio Marras, lo scultore Pinuccio Sciola, il jazzista Gavino Murgia, il navigatore oceanico Gaetano Mura, il fotografo naturalista Domenico Ruiu. Un viaggio per immagini da non perdere, per comprendere l’altra Sardegna. Quella non solo mare e tintarella.
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