Slow Tourism approda in Irlanda! Bellissima notizia sul fronte del turismo sostenibile europeo. Ma partiamo dall’inizio: chi è e cosa fa Slow Tourism? L’associazione (di cui il Daily Slow è strumento attivo) promuove l’afflusso turistico di qualità in Italia. Come? Promuovendo i territori, tirandoli fuori da un anonimato cui sono relegati da sempre, a causa di amministrazioni cieche e di una spietata concorrenza con “i” luoghi del nostro paese.
Il turismo che noi promuoviamo, non a caso, è quello lento e i territori, in questo, hanno un ruolo importantissimo, in quanto fuori dalle solite rotte. Lentezza, responsabilità, rispetto. Sostenibilità. Sono queste le parole d’ordine di chi lavora dietro all’associazione.
Collaboriamo con alcune imprese ricettive: quelle che hanno ottenuto il nostro marchio di qualità, in seguito a un’attenta analisi dei comportamenti messi in atto dalle imprese stesse nei confronti dell’ambiente e delle persone. Proponiamo percorsi formativi per imparare a valorizzare i luoghi, rendendoli ospitali, nonché mete di ritorno. Infine, abbiamo dato vita a un giornale il cui fondamento è il giornalismo partecipativo: un altro modo per dar voce a chi ne ha meno.
L’associazione ha sede a Spoleto (PG) ma è attiva su tutto il territorio nazionale, tanto che si sta rendendo sempre più necessaria la nascita di associazioni indipendenti Slow Tourism nelle diverse regioni italiane. Cosa occorre per aprirne una? Sicuramente la buona volontà di chi nel turismo sostenibile e slow crede profondamente ma soprattutto occorrono persone che amano il loro territorio con lo spirito di chi vede nel futuro. Per saperne di più, basta andare sul sito dell’associazione.
Non solo Italia, però: è in questo contesto, infatti, che si inserisce il partenariato con Green Travel, associazione che si occupa proprio di destinazioni green. Sì, il cosiddetto green avanza. E Slow Tourism, nel suo piccolo, è felice di farsene carico!
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