Stresa, stupenda cittadina del Lago Maggiore, è meta di viaggio sia per i turisti che per le celebrità. Questo agosto Beatrice Borromeo e il suo Pierre Casiraghi hanno celebrato parte delle loro nozze qui, insieme a ospiti come Mette-Marit e Haakon di Norvegia.
Ma la popolarità di Stresa non è una nuova tendenza: quasi cent’anni fa (nel 1918), Ernest Hemingway si innamorò della “Perla del Verbano”. Hemingway (1899 – 1961) visse sempre un’esistenza inquieta e turbolenta, facendo tappa anche a Milano, Parigi e Madrid che, oltre a Stresa, furono le altre sue tre mogli. Ma la cittadina piemontese ebbe sempre un posto speciale nel suo cuore. Durante il suo primo soggiorno, scrisse in una lettera indirizzata ai suoi genitori: “I’m up here in Stresa, a little resort on Lake Maggiore. One of the most beautiful Italian lakes” .

Isola Bella
La testimonianza immortale dell’amore per Stresa da parte dello scrittore statunitense è il romanzo Addio alle Armi (titolo originale in inglese: A Farewell to Arms). Tutt’oggi si tratta di un regalo meraviglioso per gli amanti della città, per le descrizioni accurate che fa del paesaggio tipico del Lago Maggiore. Il libro fa parte della letteratura universale per la saggezza con la quale parla di temi eterni quali l’amore e la morte, la tragedia e la bellezza della vita. Il romanzo da una parte è finzione mentre l’altra metà si basa sui ricordi personali dello scrittore durante la Prima Guerra Mondiale in Italia.
Durante la guerra, il giovane Ernest lavorava in Italia come autista di un’ambulanza della Croce Rossa Americana. Egli arrivò a Stresa in seguito a un incidente di guerra. Quella tra l’otto e il nove luglio 1918 fu una notte tragica per lui: durante un bombardamento, la sua gamba destra rimase ferita gravemente. La conseguenza fu un’operazione all’ospedale a Milano, dove Hemingway si innamorò infelicemente della giovane infermiera Agnes von Kurowsky. Lei fu l’ispirazione per la figura di Catherine Barkley nel romanzo Addio alle Armi.

Hotel des Iles Boromées
Nel settembre 1918, in attesa della guarigione delle sue ferite di guerra, Hemingway trascorse un periodo nella Suite numero 106 dell’elegantissimo Grand Hotel des Iles Borromées (nello stesso albergo in stile Liberty hanno alloggiato gli ospiti di Borromeo e Casiraghi). Il vincitore del Premio Nobel e del Premio Pulitzer si godeva da qui la pace e l’incredibile vista sulle Isole Borromee. Un giorno fece una gita sull’Isola dei Pescatori, fermandosi a dormire presso l’Albergo Verbano. Dal quel momento avrebbe avuto inizio l’amore, durato una vita, per Stresa, la “Regina del Verbano”: Hemingway tornò poi nel 1927 e nel 1948 per rivivere il fascino della sua cittadina preferita.
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