Tolosa è il capoluogo del dipartimento dell’Alta Garonna, nell’Occitania. Pur essendo una grande cittadina con una buona qualità dei servizi, mantiene comunque una dimensione umana, giovanile e aperta. La storia della città è legata a due colori: il rosa, il colore dei suoi edifici, che risalta sotto la luce dei lunghi tramonti tardivi, e il color pastel, una tonalità di indaco, a cui la popolazione è particolarmente affezionata, per secoli motivo di orgoglio e di ricchezza economica.
Tolosa alterna un cuore storico a un carattere moderno, in una convivenza armoniosa. Il cuore pulsante della città è Place du Capitole, la Piazza del Campidoglio, sede dell’amministrazione comunale ma anche punto di incontro e luogo di ritrovo per iniziative che coinvolgono i cittadini. All’interno della Mairie, un’inaspettata eleganza contraddistingue le sale che la compongono, in particolare quella con le maestose tele impressioniste che si estendono sulle pareti, a quella in cui si celebrano i matrimoni, che si affaccia sulla piazza sottostante.
Nel Couvent des Jacobins, in cui ogni dettaglio richiama all’insegnamento dei dominicani, il refettorio rispecchia la funzione comunitaria della sala, qui infatti venivano predicati i principi dell’umiltà e della carità. Ma la particolarità del convento è evidente già dall’entrata, un’immensa chiesa d’epoca medievale, dagli ampi spazi, in cui l’attenzione viene assorbita dall’elemento centrale, ossia il luogo di sepoltura di S. Tommaso d’Aquino, importante figura filosofica e religiosa.
Il Musée des Augustins conserva opere dall’epoca romana fino al XX secolo. Al primo piano è ubicata una sala ricca di pitture che adornano le pareti in tutta la loro altezza, lo sguardo ne segue la successione cronologica. Non mancano i nominativi celebri: Nicholas Tournier, François de Troy, Henri de Toulouse-Lautrec, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Eugène Delacroix, Pietro Perugino, Bernardo Strozzi, Pieter Paul Rubens, Anton Van Dick, Bartolomé Esteban Murillo, Gustave Courbet ed Édouard Manet, fra gli altri. Interessante è anche il connubio con il tocco contemporaneo dell’artista Jorge Pardo, che è riuscito, con un gioco di luci e di colori, ad esaltare i tratti della particolare collezione di capitelli presente nell’edificio.
I tolosani adorano l’aria aperta, pertanto, al primo raggio di sole, si riversano sulle strade e popolano le numerose aree verdi della città. Punto di ritrovo per i più giovani è la Daurade, il lungofiume sul quale passeggiare e trascorrere un momento di tranquillità ad osservare lo scorrere dell’acqua e il passaggio delle anatre, dedicarsi alla lettura di un libro, ascoltare gli artisti di strada o semplicemente trascorrere un momento conviviale con i propri amici. Il panorama è molto suggestivo, con il Pont Neuf da un lato e l’Hôtel-Dieu Saint-Jacques, dall’altra parte della riva, oggi sede del centro ospedaliero universitario.
Uno fra i parchi più grandi e più curati è quello del Jardin des Plantes, collegato con piccoli ponti pedonali ad altri punti naturali (il Boulingrin e il Jardin Royal) che in primavera diventano una tavolozza di colori. Tutte le specie sono accompagnate dal loro nome scientifico e da informazioni sulla cura delle stesse. Al suo interno, è possibile visitare il Muséum d’Histoire Naturelle e pranzare in un ristorante all’aperto. Un’altra ampia area verde è quella del Jardin Compans-Caffarelli, che presenta al suo interno un tesoro nascosto, il Jardin Japonais. A entrata gratuita, al suo interno si trovano specie di flora e fauna asiatiche, con un laghetto artificiale ed un esempio di struttura abitativa nipponica in legno.
Il rosa tolosano è presente anche nell’architettura delle cattedrali. Saint-Étienne è una cattedrale difficile da comprendere, è un vero e proprio viaggio nel tempo. Infatti, al momento della sua realizzazione, si alternarono due scuole diverse, quella gotica centrale e quella più settentrionale, ognuna con l’intento di sovrastare l’altra. Nel corso dei secoli, poi, è proseguita il suo completamento, lasciando ad ogni aggiunta un segno del susseguirsi degli stili.
La Basilique Saint-Sernin è la chiesa tolosana più bella. Deve il suo nome a San Saturnino, martire tolosano che, dopo aver scatenato le ire dei pagani, venne legato al collo di un toro e così sacrificato. La costruzione mostra la sua immensità anche dall’interno, con grandi spazi funzionali all’accoglienza dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela, Tolosa, infatti, sin dall’antichità, risulta un importante luogo di passaggio.
L’evoluzione della città ha avuto luogo soprattutto sul piano della ricerca ingegneristica. Divenuta ormai polo noto a livello mondiale per il settore aeronautico ed aereospaziale, attrae aziende, esperti, ma anche semplicemente curiosi che desiderano conoscere più da vicino questo settore. L’anima moderna di Tolosa ha sede alla Cité de l’Espace, dove è possibile perfezionare le proprie nozioni sulla conoscenza dello spazio, attraverso esposizioni interattive, spiegazioni sulla funzione dei satelliti e sulla messa in orbita. Ad Aeroscopia, il museo aeronautico, invece,ci si può immergere nella storia dell’aeronautica grazie a visite guidate, animazioni e corsi per adulti e per i più piccoli.
Parte della vita quotidiana dei tolosani è rappresentata dai mercati di quartiere. Ogni giorno, infatti, è possibile trovare in un diverso punto della città questi luoghi in cui poter acquistare i prodotti più svariati, frutta e verdura locale, prodotti biologici, pezzi di antiquariato, oggetti di seconda mano, oggetti per la casa, ecc… I mercati coperti invece vengono interpretati anche come luoghi di ritrovo, in cui fare l’aperitivo nei giorni stabiliti oppure per poter consumare un pasto nei ristoranti adiacenti. Le materie prime di qualità passano dal bancone al piatto, senza intermediari.
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