Giallo, arancione, rosso, ocra, marrone ma anche viola e prugna. Chi l’ha detto che finita l’estate inizia una stagione grigia e fredda? In autunno quando le foglie degli alberi cambiano livrea danno luogo allo spettacolare prodigio cromatico del “foliage”. Sono molti gli appassionati di questo fenomeno naturale che ogni anno trasforma i verdi paesaggi estivi in gigantesche sale di un museo a cielo aperto, in cui vengono esposti quadri coloratissimi.
Il termine deriva dall’inglese, non dal francese come forse si è portati a pensare (Oltralpe infatti si scrive feuillage), e letteralmente si riferisce alla chioma degli alberi. Divenuto un vero fenomeno di costume in Canada e negli Stati Uniti, già da alcuni anni si è imposto anche in Italia come occasione di vacanza legata all’osservazione dei fenomeni naturali tipici della terza stagione. Il turismo del foliage è improntato proprio alla valorizzaizone dei boschi, delle foreste e dei colori dell’autunno fatti di cromatismi e contrasti.
In questi giorni la Valle d’Aosta accoglie i visitatori con due pacchetti turistici organizzati per l’occasione nell’ambito del progetto di promozione delle aree protette “Giroparchi” (weekend del 20 e del 27 ottobre).
Entrambe le proposte – una incentrata sul Parco Nazionale Gran Paradiso, l’altra sul Parco naturale Mont Avic – comprendono escursioni guidate, degustazioni enogastronomiche e laboratori tematici sulla conservazione dei cibi e la preparazione di specialità locali.
Altra meta imperdibile per gli amanti della fotografia e della natura sono i Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano, che esplodono in un caleidoscopio di colori dalle tonalità calde. Dal 3 al 15 novembre sarà possibile acquistare il biglietto d’ingresso ai giardini a soli 6,50 euro a persona.
Anche in provincia di Biella si rinnova l’appuntamento con il foliage, diventato ormai tappa fissa per celebrare l’arrivo dell’autunno. L’Oasi WWF del giardino botanico di Oropa organizza domenica 20 ottobre “Foliage, i colori dell’autunno nel biellese”, con un’escursione lungo il sentiero dei faggi.
Nelle splendide valli di Tures e Aurina terre di boschi, sentieri e montagne ma anche di speck, canederli e formaggi, ogni venerdì, fino al 25 ottobre, è possibile prendere parte ai percorsi tematici “Forza dell’acqua”: escursioni guidate alla scoperta del mondo dei mulini di Selva dei Molini fino alla romantica Gola di Lappago.
Spostandoci invece in Friuli Venezia Giulia, uno dei luoghi che promette un rilassante e suggestivo foliage è il Sentiero delle Vigne Alte che collega il Castello di Spessa di Capriva del Friuli con La Subida di Cormòns e porta nel cuore dei “gran cru” del Collio, con scorci panoramici sulle colline tappezzate di vigne. Il percorso di circa un’ora tra la natura è stato recentemente ripristinato e si snoda fra macchie dell’antico bosco e i vigneti del Castello di Spessa. Ma per chi lo desidera ci sono anche una serie di varianti che conducono verso gli stagni della Piana del Preval o verso l’antica chiesetta della Subida.
É nel Parco Regionale Boschi di Carrega, a circa 15 km da Parma, che il foliage si esprime più che altrove, rivelando tutte le sue incredibili ed impressionanti manifestazioni. In un tripudio di specie vegetali ed esemplari protetti, le tonalità screziate delle foglie decorano i corsi d’acqua e gli spazi aperti, creando una raffinata atmosfera luminosa.
Le foglie regalano lo spettacolo del foliage a partire dall’equinozio d’autunno (quest’anno il 22 settembre) prima di cadere del tutto verso l’estate di San Martino, l’11 novembre. Da non sottovalutare poi un vantaggio in più: in questa stagione ci sono ottimi prodotti tipici da assaporare nelle pause tra una passeggiata e una foto, come vino, zucche, castagne, porcini, tartufi, mele.
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