Simona Pergola e Daniele Carletti sono partiti il 12 luglio 2014 da Roma: “Dai 7 colli della città eterna ai 7 passi più alti del mondo” si chiama così la loro impresa che durerà quattro anni in tutto e poi li riporterà al punto di partenza.
Il loro progetto è quello di passare per le più importanti catene montuose della Terra, attraversando le Alpi per l’Europa occidentale, il Caucaso per l’Europa orientale, l’Himalaya per l’Asia, le Alpi australiane per l’Oceania, le Rocky Mountains per l’America del Nord, le Ande per l’America Latina, le montagne di Bale per l’Africa.
Ora si trovano in Thailandia pedalando verso sud.
Un’esperienza unica raccontata giorno per giorno sul loro blog BeCycling, ricco di foto e diari di viaggio tutti da leggere.
Un cicloviaggio che è quindi possibile seguire passo passo e sostenere con donazioni o acquistando quadri a tema ciclistico dipinti ricalcando la loro impresa.
Una parte delle donazioni ricevute dal progetto Be Cycling sarà utilizzato per raccogliere fondi a favore di World Bicycle Relief, una ong americana.
Scopo dell’organizzazione è quello di rendere indipendenti le piccole comunità del terzo mondo donando loro biciclette e formando meccanici specializzati.
È attiva in diversi Paesi tra Africa, sudest asiatico e Sudamerica, tutte zone attraversate dal lungo itinerario del viaggio su due ruote.
In seguito al grande terremoto in Nepal, Simona e Daniele hanno deciso di sostenere il programma “NCRR – Nepal Cyclists Ride to Rescue” devolvendo il 50 per cento delle donazioni che giungeranno in sostegno del loro progetto di giro del mondo attraverso questa pagina del loro sito.
Il programma “NCRR – Nepal Cyclists Ride to Rescue” (I ciclisti nepalesi pedalano per offrire aiuto) coinvolge diversi volontari di altrettanti team ciclistici a lei legati, per i percorsi impraticabili dai mezzi a motore, i volontari possono utilizzare delle mountain bike per offrire aiuto.
Non solo: l’Associazione italiana del turismo responsabile li ha proclamati ambasciatori della carta del viaggiatore responsabile, con l’impegno a mantenere e diffondere un comportamento rispettoso dell’ambiente e della cultura del luogo.
Come scrive Daniele sul loro sito: “Non è un semplice viaggio ma un’impresa sportiva che si pone come obiettivo il supporto per iniziative umanitarie e sociali e la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, divulgando un viaggiare lento e consapevole delle distanze”.
Infatti, il messaggio che vogliono lanciare Daniele e Simona con la loro avventura è chiaro: “La nostra ambizione è di far sì che il nostro viaggio sia di insegnamento ai molti che, come noi, credono nella possibilità di invertire la rotta di questo mondo che viaggia ormai alla velocità folle dei mezzi di trasporto più inquinanti”.
Per sostenere il progetto di Daniele e Simona, anche con una piccola donazione, basta collegarsi a http://www.becycling.net/sostienici/.
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