
Piazza Duomo
La città gode di una posizione superba e strategica. Sorge infatti su di un pendio terrazzato di origine lavica, situato tra l’Etna e la Costa Ionica. La cosa che colpisce di più il visitatore è il paesaggio dai cromatismi particolari, dati dal colore scuro della pietra lavica, dall’azzurro del mare e dal verde dei lussureggianti agrumeti.
L’antico nome (Akis) deriva dalla mitologia greca, nella quale vi era posto per una divinità chiamata Aci. Questi era un pastore, di cui si innamorò Galatea, la donna amata dal ciclope Polifemo, il quale schiacciò il rivale sotto un masso. Dal sangue del pastore nacque un fiume chiamato Akis dai Greci e oggi “scomparso” sottoterra.
La nostra passeggiata può partire dalla splendida Piazza Duomo, con il suo Barocco fiorito. Potete fermarvi ad ammirare il Duomo, il Municipio – con i suoi balconcini a petto d’oca – e i palazzi nobiliari. Poco distante troviamo la bellissima chiesa di San Sebastiano, con le sue varietà scultoree (le statue, gli angeli e le grottesche machere).
Ma Acireale è anche cultura: da non perdere l’Accademia degli Zelanti e la biblioteca. Un capitolo a parte merita il Carnevale: questa manifestazione del folklore popolare mostra la vocazione del popolo acese, di indole vivace, spregiudicata e autoironica.

Strada delle Chiazzette
Per tutti gli amanti della natura, invece, la città regala uno degli scenari naturalistici più belli d’Europa: la Riviera dei Ciclopi. In particolare, consiglio un’escursione a piedi tra i reconditi sentieri della Timpa, anch’essa area protetta. Una passeggiata alla portata di tutti? La discesa che va dal quartiere Suffragio di Acireale al borgo marinaro di S. Maria la Scala, lungo la stradina delle Chiazzette, sulle orme dei pescatori e delle lavandaie dei secoli andati.
Ci sono altre discese verso il mare: un po’ più impegnative (per gli appassionati di trekking), sono la scalinata di Santa Caterina, con i suoi 400 scalini, e il sentiero delle Acquegrandi. Il momento più bello per visitare questi luoghi e fare delle splendide foto è l’alba.
Un percorso tra mitologia e realtà: qui Ulisse – racconta la leggenda – incontrò il gigante Polifemo. Situata in un incantevole proscenio naturale, la Timpa si affaccia su un mare cristallino, sormontato dal maestoso profilo dell’Etna. Per gli amanti – come me – delle immersioni, questo è il luogo ideale. Oggi è area marina protetta e si estende fino a Capo Mulini, altro affascinante borgo marinaro, abitato fin dalla Preistoria: sull’isola Lachea furono trovate tombe dell’epoca dei Siculi e arnesi dell’età della pietra. L’isola e le formazioni di roccia basaltica (il Faraglione Grande e Piccolo e altri quattro scogli) formano un piccolo arcipelago propio di fronte al caratteristico paese di Acitrezza, immortalato nel film “La terra trema”, diretto nel 1948 da Luchino Visconti e ispirato al capolavoro verista “I Malavoglia”, di Giovanni Verga.

Le bellezze della Costa Jonica
La giornata si può concludere con la visita all’area archeologica di Santa Venera al Pozzo. Qui farete un ennesimo salto temporale: le terme romane, immortalate dal pittore e scrittore francesce Jean Houel, sono eccezionalmente conservate .
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