Un percorso di 11 kilometri che attraversa cinque ponti canali. Aperto ai ciclisti un tratto della ciclovia pugliese che, tra trulli e macchia mediterranea, si snoda nel paesaggio della Valle dell’Itria.
Nel 2011, per la prima volta in Italia, si sono vendute più biciclette che auto. Le due ruote sono ormai diventate il simbolo di uno stile di vita responsabile e sostenibile. E ora, con l’inverno ormai alle spalle e con l’arrivo della primavera e delle prime belle giornate di sole, gli amanti dei pedali si preparano a tirar fuori dal garage le proprie due ruote. E quale miglior tragitto si potrebbe percorrere in bici, se non quello da poco inaugurato lungo l’acquedotto pugliese?
Recentemente, fra i trulli della Valle d’Itria, in Puglia, è stato aperto ai ciclisti il primo tratto di ciclovia che si snoda, appunto, lungo l’acquedotto pugliese. La pista ciclabile, realizzata in pietrisco pressato, con un misto stabilizzato con leganti naturali per le parti sub-pianeggianti, e con conglomerato ecologico per i tratti con maggiori pendenze, ha una larghezza variabile tra i due metri e mezzo e i tre metri, e passa su ben cinque ponti canali, un tempo costruiti con lo scopo di superare gli avvallamenti del terreno e garantire una pendenza minima necessaria ad assicurare l’approvvigionamento idrico. Oggi, percorrendo in bici i vecchi ponti canali si può godere di una privilegiata posizione, utile per ammirare gli straordinari panorami circostanti.
Tra saliscendi e tratti pianeggianti, il percorso attraversa i comuni di Locorotondo, Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica, e soprattutto attraversa l’area di particolare interesse naturalistico della Murgia di Sud-Est. Lontano dalle strade trafficate, lungo l’itinerario della ciclovia pugliese si incontrano masserie, case rurali e trulli, tutti immersi nella splendida cornice della macchia mediterranea.
Il tratto da poco aperto ai ciclisti è parte della variante pugliese della “Ciclovia degli Appennini”, corrispondente all’itinerario nazionale n° 11 della rete ciclabile Bicitalia. Un percorso che, per prima cosa, vuole consentire alle persone di tutte le età, di pedalare senza traffico, godendosi il paesaggio della Valle dell’Itria. Lungo gli 11 kilometri del percorso sono state realizzate aree di sosta e istallati pannelli segnaletici, sono stati rifatti i muretti a secco e soprattutto sono stati messi in sicurezza tutti i parapetti dei ponti canali, che rappresentano senza dubbio la parte più suggestiva dell’itinerario. Un intervento strategico insomma, quello realizzato dalla Regione Puglia e da AQP Spa, che pone attenzione al potenziale che le ciclovie possono esprimere sul fronte del turismo sostenibile, e in particolare del cicloturismo e dell’escursionismo, nel rispetto e nella tutela del paesaggio e del territorio.
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