“Il treno racconta le vie dello zolfo sulla strada degli scrittori”: l’iniziativa dello scorso 13 giugno – lanciata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento in collaborazione con alcune amministrazioni locali, il distretto turistico Valle dei Templi e Ferrovie Kaos – ha visto la partecipazione di oltre 500 viaggiatori provenienti da tutta Italia.
Tutto è cominciato alla stazione di Agrigento bassa, da dove sono partiti i vagoni anni ’30 che, percorrendo la Ferrovia dei templi, hanno raggiunto Porto Empedocle. Qui si è tenuta una conferenza stampa, con la partecipazione – tra gli altri – della Soprintendente ai beni culturali Caterina Greco e del sindaco di Agrigento Lillo Firetto.
Un viaggio nell’entroterra agrigentino, diretto poi a Racalmuto, dove – all’interno dei locali della Fondazione Sciascia – si è tenuta una manifestazione, accompagnata da una degustazione di taralli. Il treno storico è stato accolto successivamente a Grotte dalla banda musicale, un gruppo folk e, ovviamente, i cittadini. Dopo la degustazione di alcune tipicità, i passeggeri si sono diretti a Comitini Zolfare: il sindaco Felice Ranieri ha aperto al pubblico il parco delle zolfare e un breve tratto di miniera, mentre i cittadini di Comitini hanno rievocato le gesta dei “carusi”. Ultima tappa Castelrimini, con la visita alla miniera Cozzo Disi, sito strappato al degrado dalla soprintendenza.
Alle 18.30 la manifestazione si è conclusa, con la promessa di un ulteriore viaggio nella memoria delle zolfare il prossimo autunno. Un tipo di turismo lento e profondo, che mette in contatto i visitatori con le specificità, anche economiche, di un territorio, immergendolo in una storia a volte anche crudele.
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