
Il Parco del Gran Sasso – IMG
A Corvara (PE), in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso, c’è un agriturismo: L’Ape Regina. A colpirti, una volta entrata nel sito web, è una frase: “agriturismo senza piscina né centro benessere”. Lì per lì pensi sia una sorta di avvertimento, quasi a segnalare un deficit della struttura. Ma parlando con Marino, il proprietario, non impieghi molto tempo a comprendere che invece si tratta di un punto a vantaggio degli ospiti, la cui “scrematura” avviene proprio a partire da quest’apparente mancanza.
Ovviamente stiamo parlando di un’azienda che si basa su un’offerta turistica sostenibile, anche se Marino mi corregge quasi subito nel momento in cui gli chiedo cosa faccia in tal senso: “È la mia vita che è così, è il mio modo di vivere a essere sostenibile. Non faccio questo perché viene l’ospite: io stesso sono scappato dalla città! Qui noi conduciamo una vita confortevole ma molto spartana, attenti ai consumi superflui, dall’acqua alla carta igienica. Perché io intendo vivere rispettando l’ambiente”.

Esempio di tratturo
Dunqe nessuna scelta cool, bensì un credo sincero alla base dello stile di vita e di vacanza proposto da L’Ape Regina. Marino è schietto, onesto mentre parla di natura e delle storie che vi si intrecciano, incluse quelle sui tratturi, larghi sentieri un tempo battuti dal calpestio delle greggi: “Che cosa meravigliosa! Si trattava di muovere gli armenti dalle montagne d’Abruzzo fino alla Puglia. Sono percorsi larghi circa 50 m, trascurati ormai da anni. Una tradizione che era anche festa: pensate al rumore delle campane appese al collo degli animali! Lungo quelli che erano i tratturi, ci sono ancora delle chiese, edificate dai pastori nei secoli. Erano luoghi di culto ma anche di riposo. Quanti addii alla base di questi viaggi: le famiglie si separavano anche per tre-quattro mesi. Qualche volta racconto queste storie dopo cena, sul prato”.
Parole che rievocano “I pastori”, poesia con cui D’Annunzio celebrava questi passaggi lungo l’Adriatico. Ah, bucoliche nostalgie…

L’Ape Regina
Oggi quasi nessuno parte con l’intenzione di vedere o ripercorrere un tratturo. Sono le persone come Marino che si occupano di trasmettere una memoria quasi scomparsa e che proprio per questo affascina molto chi le ascolta: “Sono io che mi sono dato da fare un po’ di anni fa! Le so io le storie, me le racconta la gente del luogo, gli anziani. Anche la televisione dovrebbe parlare dei tratturi, che ci sono ancora ma sono tutti da attrezzare. Qui cresceva un fungo grazie allo sterco delle greggi ma la vegetazione ha oggi preso il sopravvento”.

In canoa sul Tirino, il fiume meno inquinato d’Italia
Marino parla di polvere e di fango con la stessa meraviglia di un bambino. Fa specie pensare che esistano ancora persone innamorate anche dei lati scomodi del vivere secondo natura.
Paradossalmente è proprio per questo che il target della sua azienda è medio-alto, anche se sarebbe bello che il fascino delle storie contadine non svanisse insieme alla vacanza: “Io, nel mio piccolo, cerco di diffondere la cultura contadina del nostro paese. Ad ogni modo, il fatto che abbiamo ospiti che tornano da 7-8 anni fa ben sperare, non solo a me in quanto proprietario di un agriturismo ma a tutti coloro che cercano un diverso approccio alla natura e al viaggio. Per perseguire una scelta sostenibile ci voglio passione e costanza, altrimenti si fa un lavoro solo di facciata: non ha senso costruire muri se dietro manca la sostanza”.

Un asinello dell’agriturismo
Inutile dire che gli itinerari storico-naturalistici qui si sprecano. Per questo chiediamo a Marino quali ci suggerirebbe di percorrere: “La prima chiacchierata che faccio con l’ospite punta a farmi capire quali sono i suoi interessi. Molti, infatti, si affidano a me e io, ogni giorno, sono in grado di suggerirgli un itinerario. I paesi sono tanti, c’è un bell’artigianato ovunque ma il vero punto di forza è la natura. Una delle cose più belle è risalire i torrenti e i fiumi, come l’Orta, il Lavino o l’Alento. Lungo il corso di quest’ultimo cresce una vegetazione molto particolare; c’è anche una chiesa romanica dove già anticamente si studiavano le piante. Ma ci sono anche il mare, le spiagge con le dune, L’Aquila…”.
E ancora: la chiesa di Bominaco, grotte e cascate… Comprensibile che gli ospiti partano dall’agriturismo dopo la colazione e rientrino per cena, arricchiti da storie, racconti e meraviglie d’Abruzzo.
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