
Brisighella (RA) – monticino.it
Il nome può trarre in inganno: si chiama Il Palazzo ma parliamo di un agriturismo immerso nel verde degli Appennini.
Parlo con la signora Adriana, che lo gestisce insieme al marito. Come al solito, mi incuriosiscono le storie di chi apre una struttura in mezzo ai prati, alle colline o alle montagne, convinta come sono che dietro ci siano decisioni, cambiamenti e soprattutto coraggio, una qualità fondamentale di chi cambia vita.

L’esterno dell’agriturismo
Siamo a Brisighella, in provincia di Ravenna: qui, tra la Toscana e l’Emilia Romagna, sorge questo paese costruito su tre pinnacoli rocciosi. E qui, in aperta campagna, possiamo trovare Ettore e Adriana mentre raccolgono i frutti della loro terra oppure intenti a soddisfare un cliente. Perché nella loro azienda, l’importante è essere sostenibili e questo comprende attenzione e accoglienza nei confronti dei loro ospiti. Non solo: “Noi usiamo energie rinnovabili – racconta Adriana – attraverso i pannelli fotovoltaici e quelli terminici. E fondiamo la nostra attività sull’agricoltura biologica, che tiene conto della natura e dei suoi cicli. Infine, non utilizziamo illuminazioni esagerate: la natura deve essere vista, non stravolta!”
Chiedo ad Adriana perché una persona – o un gruppo – dovrebbe andare proprio da loro e lei non ha dubbi: “Per la natura, ovviamente! Intorno a noi ci sono tantissimi sentieri del CAI. Pensi che ho avuto dei gruppi che erano in cerca di piante dimenticate e, alla fine, hanno trovato un’erba che si pensava fosse estinta! La notizia si è presto divulgata in ambito scientifico. Questo le fa capire che da noi possono venire solo le persone realmente interessate alla natura. E poi per la tranquillità. Non abbiamo divertimenti veri e propri, come per esempio una piscina, e ce ne vantiamo! I nostri ospiti leggono, passeggiano o, semplicemente, ascoltano gli uccelli che cantano o osservano le foglie svolazzanti degli alberi”

Suite Kipling
Ma questa è la seconda vita di Adriana e consorte: “Io, prima, facevo la stilista di moda. Vivevo a Milano ma, a un certo punto, mi sono resa conto che non era ciò che volevo. Feci un lungo viaggio per riflettere… Mio marito, invece, era un architetto ma capì subito che quello non era il lavoro per lui. Per questo, andò quasi subito in campagna, in provincia di Arezzo, ad allevare pecore. Poi ci siamo incontrati, entrambi con un forte bisogno di terra e nell’83 abbiamo acquistato questo podere, facendo subito la conversione al biologico. Abbiamo poi creato un vigneto, aperto la cantina e infine l’agriturismo”
Quali gli itinerari da non perdere per nulla al mondo? “Ce ne sono tantissimi! I percorsi sull’Appennino sono veramente belli. Io ho sempre pensato a queste montagne come a delle parenti povere delle Alpi (sa com’è: vengo da Domodossola…). Invece sono ricche di posti particolari, come una villa disabitata, caratterizzata da un tasso esageratamente grande. E poi c’è l’Acquacheta (citata da Dante) e il parco del gesso: la cava è dismessa ma ci sono reperti e conchiglie di ogni tipo. Infine, consiglio l’enorme grotta Tanaccia – visitabile insieme a degli speleologi -, il Parco Carnè e i calanchi. Per non parlare della ricchissima flora: qui si trovano piante da climi tropicali e da climi glaciali. Insomma, è come una zona dalla doppia natura”

Adriana ed Ettore
Adriana ed Ettore amano portare i loro clienti a raccogliere le verdure e i frutti di sottobosco e a visitare la cantina. La loro è una clientela molto varia: “Abbiamo iniziato con gli americani. Del resto, nel ’90 non c’erano molti agriturismi e loro, almeno allora, non avevano piacere a stare nelle grandi città. Consideri che siamo equidistanti da Firenze e Ravenna, per cui la posizione è comoda ma, allo stesso tempo, sufficientemente isolata. Poi, per via dell’Euro e dell’11 settembre, gli americani sono scemati, sostituiti da tedeschi, belgi, francesi, inglesi e anche italiani. Abbiamo persone che vengono o sono venute per anni, come un reverendo protestante dell’Austria, che faceva tappa fissa qui, finché non è venuta a mancare la moglie. Ma poi abbiamo anche i bikers, per via del Premio del Mugello. Spesso facciamo delle belle amicizie, perché quello che si crea con le persone è un rapporto davvero familiare“
Che siate motociclisti, famiglie o reverendi, non importa: Adriana ed Ettore vi aspettano tra le loro montagne!
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