In questo viaggio nel cuore della Sardegna per Autunno in Barbagia, tra i paesi che aspettavo con impazienza di rivedere c’è senza dubbio Orani. Per chi non ne ha mai sentito parlare, Orani è uno dei paesi che compone la Barbagia. Poco distante da Nuoro e ai piedi di Monte Gonare, curioso ai miei occhi anche per avere la forma del monte come appare nei disegni dei bambini.
E’ una domenica mattina e qui c’è Cortes Apertas, eppure mentre scendo dall’auto e sistemo la fotocamera, la prima cosa che mi colpisce è l’estremo silenzio.
Mi ricorda la sensazione che provi entrando in un museo, dove la gente è presente, ma concentrata e rapita da ciò che sta guardando.
Più mi addentro per le vie del centro storico, più mi rendo conto che seppur a cielo aperto, anche a me viene da stare in silenzio e guardare, l’unico rumore è quello dell’otturatore della fotocamera che quasi mi disturba.
E’ un percorso tra arte e artigianato, tra storia, tradizione ed eno-gastronomia.
Sono tanti gli elementi che trovano casa in questi vicoli e non potrebbe essere altrimenti.
Questa è la casa di Nivola, la sua Itaca, il luogo in cui ha liberato l’arte e l’ha resa pubblica, vicina ai suoi compaesani.
Le sue sculture nel 1958, uscirono da musei e gallerie e vennero collocate qui, in questi vicoli, tra la gente che incuriosita stava a guardare e a dare il suo parere. Per la prima volta ci fu una sorta di dibattito pubblico sull’arte, in paese che affrontava ai tempi l’avvento del modernismo.
Non puoi camminare per queste vie senza sentire la sua presenza. Trovarsi davanti alla chiesa di sa Itria ti fa capire che la modernità trova spazio anche tra la storia del passato.
Ci sarà sempre uno sguardo al passato per poter avere un nuovo futuro.
Buona passeggiata per Orani.
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