La città e le strutture diventano eco-friendly: il caso green del B&b LA VECCHIA CONCIA
Civitanova Marche si schiera dalla parte dell’ambiente e s’illumina di “verde”. La pubblica illuminazione è e sarà alimentata totalmente da energia pulita, 100% energia pulita Multiutility. Secondo gli studi, sarebbero serviti circa sei mila alberi per assorbire le oltre quattro mila tonnellate di anidride carbonica, prodotta in conseguenza dell’energia elettrica necessaria per illuminare le strade di Civitanova Marche. La società Atac Civitanova e la Multiutility S.p.A. di Verona faranno in modo che la totalità della fornitura di energia sarà proveniente esclusivamente da fonti di energia rinnovabile, e più precisamente dalle centrali idroelettriche delle Dolomiti. Energia pulita quindi e made in Italy. Ma anche nel piccolo si può essere green. Infatti diverse sono state le strutture ricettive che si sono accodate agli ideali etico ed eco-sostenibile dell’amministrazione comunale.
In prima fila il Bed&breakfast La Vecchia Concia. Ci siamo presi la briga di indagare e fare due chiacchiere con una delle titolari, Sara Nardelli. Ma lo sappiamo, verba volant. Quindi ecco la parte scripta.
La vostra struttura da tempo si distingue per una gestione ecosostenibile. In pratica quali sono le azioni di rispetto e salvaguardia ambientale?
«Cerchiamo quanto più possibile di coniugare il comfort degli ospiti con una cultura anti-spreco. Abbiamo dotato le camere di climatizzatori a pompa di calore – più efficienti – che si spengono automaticamente quando la finestra viene aperta. Pratichiamo una rigorosa raccolta differenziata, dando agli ospiti le istruzioni necessarie senza stress ossia spieghiamo all’arrivo e su ogni bidone di colore diverso sono riportate le istruzioni. Abbiamo un eco-frigo che “piange” se rimane aperto più di trenta secondi e una volta chiuso rimane sigillato per altri trenta secondi. È un po’ antipatico all’inizio ma ricorda a tutti che è inutile consumare energia aprendolo ogni minuto, oltre che pericoloso per la conservazione dei cibi. Recentemente abbiamo istituito la colazione “on demand”: invece di presentare l’intera offerta di prodotti e rischiare di sprecare in nome della presentazione, chiediamo preventivamente agli ospiti cosa gradiscono all’interno del nostro ventaglio di offerte, poi prepariamo una colazione “su misura”. Questo ci permette anche di venire incontro a esigenze specifiche (celiachia, intolleranze, menu vegetariani o vegani) per le quali siamo attrezzati».
Parliamo di materie prime. Per la colazione offrite solo prodotti biologici, il più possibile locali. È corretto?
«In realtà andrebbero invertiti gli aggettivi: per la colazione offriamo quasi esclusivamente prodotti locali, il più possibile biologici. Questo perché abbiamo a cuore l’economia del territorio anche perché siamo molto fortunati. La regione Marche è una delle più ricche in prodotti e tradizioni. Abbiamo a disposizione un Farmer Market – alias mercato di vendita diretta produttore/consumatore – totalmente a chilometro zero, dove acquistiamo verdura, farine, uova, vino, insaccati, formaggi, a un ottimo rapporto qualità/prezzo. E se abbiamo tempo, con una buona guida in mano, è facile raggiungere direttamente le aziende agricole che vendono al dettaglio, unendo alla ricerca di ottimi prodotti una piacevole gita fuoriporta. Nella maggior parte dei casi i prodotti locali sono anche biologici, caratteristica che dà un valore aggiunto alla colazione. Laddove possibile preferiamo sempre il biologico al non biologico, ma bisogna ammettere che in Italia la cultura del biologico non è ancora a un livello tale da renderlo accessibile e sufficiente. La colazione è composta da dolci e pane fatti in casa, frutta fresca tagliata, marmellate, yogurt, affettati, formaggi. E ovviamente caffè. Su richiesta offriamo anche latte di soia o di riso».
Dal vostro sito www.lavecchiaconcia.com emerge la forte passione per ciò che fate, una passione tramandata di generazione in generazione. La passione, la tradizione, la famiglia. Quanto sono importanti questi aspetti in un’ottica di cultura dell’accoglienza?
«A dire il vero siamo la prima generazione che si dedica all’accoglienza professionale, avendo scelto di trasformare la casa storica familiare in un Bed&breakfast. Ma la tradizione di questa casa è sempre stata quella di tenere la porta sempre aperta. Quarant’anni e quattro generazioni hanno vissuto e lavorato fra queste mura; per quarant’anni i cugini sono cresciuti insieme come fratelli per tre mesi l’anno – quelli delle vacanze estive da scuola – e gli amici sono stati ospitati per farsi qualche giorno in buona compagnia. La fortuna di avere il mare dall’altra parte della strada, un mare stupendo con sabbia fine e morbida, è una fortuna che andava e va condivisa. La transizione al B&b è stata naturale: la prima generazione ha costruito (il bisnonno), la seconda generazione ha dato la disponibilità (la nonna), la seconda ha progettato la ristrutturazione (il padre) e la terza sta mettendo a frutto la generosità di chi l’ha preceduta».
Sara ci saluta e chiude qui. Ci ha lasciato però con troppa curiosità sulla storia di questo luogo d’incanto. Quindi noi de Il Daily Slow abbiamo curiosato. La Vecchia Concia era una storica conceria di pellami. Tutto ebbe inizio quando negli anni Cinquanta il bisnonno comprò stabile e terreno con l’idea di costruirci un rifugio al mare per tutta la famiglia. Sarebbe facile ma troppo lunga tutta la storia. Per conoscerla o vi rifate al buon vecchio Internet o se passate a Civitanova Marche fate una visita a Sara e alla sua famiglia. Magari per colazione! E occhio a spegnere le luci.
Tag:ecosostenibile, energia rinnovabile, green economy, inquinamento, mare, risparmio energetico, sostenibilità energetica