Ormai una settimana fa, arrivo a Catania, dove mi aspetta una splendida giornata. Io e le due altre blogger che mi accompagnano – Maria di Heartrome e Nardia di Lost In Florence – ci fermiamo in una trattoria in riva al mare, sulla Playa.
Alla Trattoria del Sole il piatto che mi colpisce di più sono le sarde con arance e Parmigiano. Parmigiano? Esatto: un connubio perfetto, esaltato dall’aceto balsamico e uno dei piatti più buoni della mia vita!
La sera, passeggiata ad Agrigento, laddove delle scale colorate e piene di scritte che inneggiano alla pace, si inerpicano per la città, ricordandoci la sua sua natura multietnica.
Agrigento è speciale: è vivace e ricca di architetture accostate quasi a casaccio, per un effetto sorprendente. Il centro storico è segnato dalle luminarie ancora spente in onore di San Calogero, venerato più del santo patrono: San Gerlando.
La vegetazione, da queste parti, è rigogliosa ed è un mix affascinante tra macchia mediterranea e piante esotiche, esaltate dalla luce del mattino di un nuovo giorno.
E poi ci sono loro: i “bastadduni”, alias “bastardoni” o fichi d’India. Un signore ci spiega i motivi di questo soprannome, non difficili da capire, dato che il gustosissimo frutto è circondato da antipatiche spine.
Gironzolando per la città, troviamo – com’è ovvio in Sicilia – pasticcerie estremamente invitanti. Anche il bar più semplice offre le migliori delizie, come gli iris e i bomboloni ripieni di ricotta fresca…
Ma adesso è l’ora della cultura: ci attende la casa di Luigi Pirandello. Il cielo blu, la bungavillea e le piante grasse sono le prime cose che saltano all’occhio. Ma ve ne parlerò un’altra volta…
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