Oggi andiamo a Borgo Val di Taro, comune del Parmense famoso per i suoi funghi porcini I.G.P. Ma altre sono le specialità gastronimiche di questo paese del nord: si pensi alla torta d’erbe e agli amor, dolci ormai tipici ma di ascendenza svizzera. Tra i luoghi d’interesse, il castello, la chiesa di Sant’Antonino (famosa per l’organo, uno dei più preziosi al mondo) e, ovviamente, la Via Francigena, che attraversa anche Borgo Val di Taro.
Qui si trova Ca’ Cigolara, un campeggio molto particolare: al posto delle classiche tende, infatti, ci sono le yurte, di origine mongola. Vere e proprie case eco-sostenibili dalla forma rotonda, che fanno sentire a suo agio chiunque voglia dormire in mezzo alla natura ma in modo diverso. Vediamo cosa racconta la titolare, Simona Terenzio.
“Voglio puntare l’attenzione sulla sostenibilità – vera – della nostra struttura: noi siamo un’azienda agricola biologica e l’80% delle materie prime dei nostri pasti viene da qui. Inoltre i prezzi di Ca’ Cicolara sono relativamente bassi e quindi ecosostenibili. Le nostre sono tende sono tutte in legno e altri materiali naturali. Infine ci troviamo all’interno di un’oasi e per questo proponiamo molte attività, da svolgere insieme a guide che fanno fare ai nostri ospiti speciali percorsi, come quello dedicato al birdwatching”
Del resto Simona non ha mai voluto aprire un agriturismo classico: “Cercavamo qualcosa di diverso. Abbiamo pensato all’agricampeggio, poi alle casette in legno ma non ci ispiravano… così siamo andati in Mongolia e quella della yurta ci è sembrata una buona soluzione, anche perché qui siamo in montagna. Abbiamo conosciuto delle persone e comprato da loro le tende. Si tratta di un’associazione: in questo modo, abbiamo cercato di dare una mano al territorio“
Anche se – purtroppo – non conosciutissimo, quello di Borgo Val di Taro è un territorio incontaminato:
“Trovandoci in un’oasi protetta del WWF, i nostri ospiti si possono sbizzarrire tra passeggiate a cavallo e gite guidate, sapendo quindi cosa vanno a vedere, magari sollecitati dai nostri suggerimenti. Questo, poi, è un posto che si presta particolarmente ai gruppi, tanto che ne abbiamo ospitati alcuni per delle classi di biodanza… Coloro che vengono qui sono infatti spesso persone che vogliono imparare a fare qualcosa, anche il pane, perché la nostra è una struttura che si presta a questo genere di attività, sempre molto legate alla natura circostante”
Simona è in valle da circa 20 e, a parte un b&b che ha gestito in zona, prima di aprire Ca’ Cigolara faceva la segretaria a Milano. Un cambiamento radicale, il suo. Quando le chiedo qualche suggerimento su cosa vedere dalle sue parti, lei coglie la palla al balzo per esaltare il suo territorio:
“Tolte le splendide Cinque Terre e Parma, relativamente vicine – sono a un’ora di treno -, suggerisco la fortezza di Bardi, il Castello di Compiano e il borgo di Corchia. Ci sono anche delle jeep che organizzano giornate di trekking tra Liguria e Toscana. Infatti la collina dove ci troviamo noi sporge su entrambe le regioni. Insomma, suggerisco i tanti piccoli borghi, i castelli del ducato di Parma e Piacenza e il fiume, che è balneabile”
La clientela di Ca’ Cigolara? Semplice: “Sono soprattutto famiglie ma ci sono anche parecchi stranieri in transito, che magari vanno in Toscana o nelle Cinque Terre, con un itinerario ben preciso in mente. Sicuramente da noi vengono persone che amano rilassarsi e mangiare bene, che conoscono le vacanze in campeggio e non hanno molti soldi da spendere.Un aspetto, questo, piuttosto importante oggi come oggi”
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