Successo e grande interesse per la presentazione della Rete Nazionale delle Fiere Rurali tenuta a battesimo lo scorso sabato nella sala consiliare del palazzo comunale.di Norcia in occasione della 51esima edizione della mostra del Tartufo Nero.
A fare gli onori di casa non poteva che essere il sindaco Gian Paolo Stefanelli, che di fronte ad una platea composta dai rappresentati delle maggiori fiere rurali dell’Umbria, ha voluto ricordare il percorso intrapreso da lungo tempo dalla manifestazione nursina, accreditata da anni a livello nazionale, nonostante le difficoltà che gli enti comunali si sono trovati ad affrontare.
Dopo il saluto del Presidente dell’Associazione sviluppo Rurale Matteo Bencivenga, il direttore di ASR Luciano Lauteri, ha spiegato alla platea cosa è, e quali sono gli obiettivi della Rete nazionale delle fiere, andando a delineare i principali servizi offerti agli enti coinvolti.
L’ottica – ha spiegato Lauteri – è quella di accompagnare le fiere nel miglioramento dei servizi offerti anno dopo anno. Ciò significa avviare un’analisi e un confronto sugli indicatori, che rendono una manifestazione un evento di qualità anche per l’intero territorio di riferimento. Il Marchio di qualità che ASR ha voluto chiamare FIERA RURALE DI QUALITA’ rappresenta ora per tutte le fiere rurali regionali e nazionali, una grande opportunità per migliorare la loro visibilità e soprattutto qualità dei loro servizi.
ASR collabora con l’ente fiera anche per individuare sulla base di specifiche necessità i migliori produttori del territorio da coinvolgere, mettendo a disposizione della stessa una vasta scelta di espositori provenienti anche da fuori regione. E’ in grado di consigliare agli organizzatori il numero e la tipologia di espositori da scegliere per dare alla fiera, ogni anno, una veste sempre nuova e stimolare così i visitatori, la loro curiosità e voglia di tornare.
Lauteri ha posto l’accento anche sulla collaborazione con il Tour Operator Tuquitour che in esclusiva per ASR crea pacchetti turistici dedicati e incentrati sulla fiera, evento nel quale si creano occasioni di incontro diretto con il territorio e la cultura locale. “esperienze reali che permettono la scoperta di sapori autentici, la visita a luoghi capaci ancora di suscitare interesse ed emozioni. I pacchetti includono degustazioni, ma anche visite presso le aziende produttrici del territorio .
Michela Carbonari di Tuquitour ha rimarcato la collaborazione con asr : “il nostro territorio è caratterizzato da una chiara vocazione al turismo rurale, legato alle tradizioni, alle produzioni tipiche, ad un’elevata qualità ambientale e paesaggistica e ad importanti presenze architettoniche e storico-culturali. Il nostro compito è quello di “leggere verticalmente” un territorio, ciò significa conoscerlo bene e coordinare sinergicamente tutte le eccellenze di esso. Significa preparare un progetto “apripista”, un brand forte e facilmente riconoscibile e guidato da una o più eccellenze in grado di supportare tutto il sistema verso una proposta unica e condivisa che renda appetibile l’intero progetto in cui desideriamo specializzarci.
Successivamente Giordano Granelli, direttore responsabile di Daily Slow ha presentato gli strumenti di comunicazione del primo giornale online partecipativo sul turismo slow per la Rete delle fiere. “Dall’integrazione tra il giornalismo tradizionale con la comunicazione 2.0 le fiere possono trarre il massimo dei benefici. Strategico è allora proprio il daily slow, con la sua rete di blogger specializzati in turismo, persone appassionate di eventi e interessate a raccontare esperienze, sapori ed incontri, vissuti in prima persona in fiera, gustando i prodotti tipici e prendendo parte alle varie attività previste dalla manifestazione”.
Al dibattito ha preso parte anche Augusto Buldrini dirigente del servizio Sviluppo Rurale della regione Umbria, il quale ha rimarcato l’importanze delle fiere rurali per lo sviluppo del territorio che possono beneficiare di importanti finanziamenti regionali, perché l’attuale Amministrazione punta molto sullo sviluppo rurale delle aree considerate più periferiche ma straordinariamente ricche di storia, tradizioni e cultura. Purtroppo ha proseguito Buldrini, per la prossima programmazione 2014-2020 si registrano dei ritardi da parte della Commissione Europea nell’adozione del quadro giuridico per l’utilizzo delle nuove dotazione a disposizione delle regioni per lo sviluppo rurale, anche se di comune accordo e per non lasciare i Sindaci ad affrontare da soli i problemi, si proseguirà con le vecchie normative per utilizzare le nuove risorse comunitarie.
A tirare le conclusioni ci ha pensato il consigliere regionale Luca Barberini, che ha sottolineato come le istituzioni debbano operare nella convinzione che il patrimonio delle produzioni tipiche dell’agroalimentare debba essere protetto e valorizzato. Un plauso va a quelle realtà come Norcia che si sobbarcano l’onere di portare avanti in prima persone il percorso di una fiera rurale di tale levatura. Barberini nella sua veste di Presidente della Commissione Legislativa regionale, si è anche messo a disposizione per avviare l’iter procedurale di approvazione della prima normativa nazionale sulle fiere rurali già proposta nella passata legislatura da ASR e ora ferma alla X Commissione della Camera dei Deputati, che va ripresa e approvata in tempi brevi.
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