
Baia di Marina di Ragusa (Giorgio Leggio)
A guardare questa foto, piange il cuore. Sì, perché Marina di Raugusa è una delle tante spiagge che, nel corso degli anni, ha subito operazioni che – denunciano le associazioni ambientaliste, Legambiente in testa – si sono rivelate inutili oltre che dannose.
Ne sanno qualcosa gli abitanti della cittadina siciliana, che hanno assistito prima alla costruizione di un porto la cui effettiva uilità è stata messa più volte in discussione, e poi al suo dragaggio, rischio che sin dall’inizio è stato scongiurato anche attraverso dichiarazioni pubbliche.
E invece adesso cosa sta succedendo? Esattamente quello che Legambiente temeva: il porto – come altri porti siciliani, incluso quello di Pozzallo – ha subito un progressivo insabbiamento, motivo per il quale si sta procedendo alle operazioni di scavo ed eliminazione della sabbia di troppo.

Dragaggio (ansa.it)
L’associazione ambientalista, senza peli sulla lingua, si augura “Che questa triste vicenda dell’insabbiamento del Porto di Marina serva a far aprire finalmente gli occhi all’opinione pubblica su queste grandi opere, utili solo a chi le fa ed al sistema politico amministrativo ed economico che le alimenta, e che si chiuda definitivamente questo capitolo di ampliamento di porti o addirittura di nuove strutture portuali lungo la nostra costa.
La nostra costa non ha bisogno di porti per essere attrattiva: le nostre spiagge (o ciò che resta di esse) sono già un’attrattiva più che sufficiente a costo zero. Invece di deturparle – conclude Legambiente – sarebbe ora di effettuare una manutenzione dolce e una riqualificazione ambientale seria.”
Il succo delle recriminazioni di Legambiente è: costruire porti costa, alla natura (cui si toglie sempre più spazio) e allo Stato. Ma insorge anche l’associazione Fare Verde di Vittoria, la quale ha riscontrato sulla spiaggia materiali plastici utilizzati proprio durante le operazioni portuali.
Sono anni che associazioni ambientaliste, pescatori e diportisti lottano affinché le coste vengano lasciate libere da opere faraoniche come questa. Peccato che nessuno li abbia ascoltati.
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Tag:associazioni ambientaliste, Dragaggio, legambiente, Marina di Ragusa, Sicilia