Queste vogliono essere le parole di un padre e di una madre che ad un certo punto della loro vita toccando con mano un modo diverso di vivere, l’hanno abbracciato a pieno, nella vita di tutti giorni e tentano attraverso l’esperienza di una vacanza, di riproporlo anche agli altri sperando di gettare un seme pronto per germogliare.
La strada percorsa è quella della sostenibilità. Un sentiero arduo e faticoso, dove il lavoro di ogni giorno è scandito dalle ore di sole e di buio, dalle necessità degli animali e di chi vive indisturbato nella natura circostante.
Una scelta radicale frutto di una vita di viaggi che hanno portato ad una presa di posizione ben ponderata, cercando di dare prima di tutto alla nostra famiglia un’opportunità migliore di vivere.
Prima di oggi, le giornate erano scandite dallo scorrere dell’orologio.
Tutti pronti ad iniziare il lunedì dei consumatori, tra un viaggetto di pochi minuti in macchina per lasciare le bimbe a scuola per poi arrivare al lavoro.
La settimana si concludeva portando la famiglia al centro commerciale, entrando a colazione e uscendo di sera.
Mai ci si poneva la domanda quanto realmente fossimo felici.
I numerosi viaggi, una figlia allergica alla qualità dell’aria, vari incontri che segnano la propria vita ci hanno fatto aprire gli occhi e porci domande su domande: “Siamo veramente felici di una vita condotta così?”
“Ma l’acqua che spreco dal rubinetto dove va a finire?” “Perché si hanno così tante allergie alimentari? Ma cosa mangio realmente? So da dove viene?” “Per andare al lavoro devo usare per forza la macchina o è solo una comodità?”
“Voglio davvero condurre tutta la mia vita a lavorare per guadagnare soldi e con quei soldi comprare cose che tra qualche anno non saranno nemmeno più mie?”
E’ evidente che giunti a questo punto bisognava fare una scelta. Ed eccoci che dopo una riunione di famiglia si è scelti di fare il grande passo.
Inizialmente ci si è trasferiti in campagna poi, quello che è stato un percorso di vita, è diventato più completo.
Quando si intraprende la scelta della sostenibilità ci si rende conto dei vantaggi immediati che portano piccole attenzioni quotidiane.
Ad esempio, il semplice gesto di chiudere l’acqua del rubinetto mentre ci si lava i denti fa risparmiare qualche centesimo sulla bolletta se tutti i membri della famiglia si impegnano a farlo.
Questi accorgimenti non reggono se non ci fossero delle motivazioni salde che maturate, portano al guardare in faccia la dura realtà: quell’acqua sprecata mentre mi lavavo i denti poteva essere il bicchiere di un bimbo che non ha nemmeno per berne.
E’ su questa scia che è nato il Casale il Baronetto. Già la struttura in sé non ha voluto disturbare l’ambiente circostante, imponendo semplicemente il gusto del lusso o del consumo.
Un vecchio rudere è stato riportato alla vita mantenendo le sue vecchie pietre ognuna con un secolo da raccontare.
Gli animali domestici che ci fanno compagnia sono nel loro habitat ideale: dalle oche dal collo lungo che non si fanno sfuggire nemmeno un passante, alle galline che seguono il loro ciclo naturale per donarci un uovo.
I campi sono curati, senza usare sostanze tossiche che inquinano il terreno a tal punto da renderlo sterile.
Le piante sono scelte con accuratezza permettendo ad ognuna di regalarci i suoi frutti nel miglior periodo dell’anno.
Quello che viene raccolto viene poi trasformato in una delizia, per poi essere servito in una cena di famiglia, avendo cura per l’ospite e regalandogli in quel piatto un raggio di sole che ha usato la piantina per crescere.
Per fare questo, fondamentale è l’energia e il riciclo dell’acqua. Pannelli solari e fotovoltaici catturano i fotoni come le foglie degli alberi, immagazzinando energia in parte trasformata in calore, permettendoci di fare una doccia di sole anche in pieno inverno.
L’acqua piovana dei periodi autunnali viene raccolta in cisterne e riusata per irrigare le piantine che profumano e decorano il Casale; quella domestica invece, viene fatta depurare dal fitodepuratore per poi essere riutilizzata nell’orto.
Questo è l’esempio di una vita sostenibile, possibile e realizzata da una struttura che seppur avente l’intento di non lasciare impronta ecologica ha come obiettivo di lasciarne una nel cuore.
Anna Marino
Tag:campagna, fitodepuratore, pannelli fotovoltaici, pannelli solari, vita sostenibile