La Ragione di un Viaggio.
Sembra il titolo di una canzone e magari qualcuno potrebbe aver scritto qualcosa di simile.
Spesso mi faccio delle domande, magari quelle sbagliate, ma soprattutto quando cammino mi chiedo cosa ci sto a fare in quel luogo, magari tanto sperduto come le Ebridi Esterne.
L’unica risposta che mi viene in mente viene dal genio di un uomo chiamato Fabrizio de André: “… per la stessa ragione del viaggio, viaggiare“.
Il viaggio è un percorso capace di arricchire, spogliare, sconvolgere e consolare ma la prima ragione per cui prende vita è proprio il fatto che il nostro cuore ha sete. Sete di cosa?
Quest’anno il mio cuore mi ha spinta fino in Scozia, e oltre.
Dico così perché io sono una di quelle persone che amano le estremità: i confini, i territori dove la terra finisce, quei punti dove non puoi più andare oltre. Forse ho semplicemente bisogno che sia la Natura a dare uno stop al mio vagare.
La Natura è proprio la protagonista di questo 2013 scozzese.
L’Ente Nazionale del Turismo Scozzese, infatti, sta facendo di tutto per promuovere ciò che di più bello un luogo può avere.
La Scozia “main land”, come viene chiamata là, offre panorami mozzafiato che, a mio avviso, vanno cercati molto lontani dalle consuete rotte molto (troppo) battute.
Discorso diverso per le Isole.
Sceglietele estreme, disperdetevi, lasciate che sia la natura ad avvolgervi per portarvi in giro.
Ed è così che ho trovato il perché del mio viaggio in quelle terre che toccano il 58° parallelo.
Ho scelto le Ebridi Esterne.
Ho capito che era la Natura che mi chiamava, mi voleva su quei sentieri, mi voleva in mezzo a tutto quel vento.
Camminando sulle strade sperdute dell’Isola di Lewis ho capito che la ragione di un viaggio non va mai cercata prima di partire.
Il perché si viaggia o il motivo per cui si è in una determinata zona del mondo va trovata passo dopo passo, camminando con il cuore ricettivo e la mente sgombra dai pensieri.
Quando qualcuno vi chiederà “Perché vai là?” sarà meglio rispondere “Te lo dico quando torno“.
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