Fare i saponi è un’arte che i sapienti produttori si tramandano di padre in figlio, per generazioni. La creazione e il commercio riguarda i panetti che vengono fatti con le materie prime tipicamente siciliane.
A Catania, gli artigiani che producono “a sapunedda” sono numerosi ed esportano queste rarità in tutta Italia e non solo. La realizzazione avviene secondo tradizione, con l’aggiunta di olio d’oliva dei Monti Iblei, fico d’India, agrumi, uva, liquirizia, mandorle agrigentine e altro, utilizzando piante officinali locali, coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica. Poi ci sono anche quelli al latte di asina e cioccolato di Modica, miele e pappa reale.
Le caratteristiche più apprezzate del sapone sono l’artigianalità del prodotto, quindi il profumo e la qualità che offrono le materie prime naturali. Un’arte che si eredita e tramanda l’antico mestiere.
La saponificazione prevede l’utilizzo residuo di sale, cenere e altre sostanze, in base alla profumazione scelta. Il processo avviene a caldo, mescolando gli ingredienti in un pentolone di rame e portando a ebollizione la miscela, che successivamente viene messa nelle forme, tagliate con filo di acciaio. Infine, l’essicazione dura 2-3 mesi.
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