“Chi fa il Cammino di San Tommaso è il Cammino di San Tommaso”. Si scrive “Cammino di San Tommaso”, ma si legge impegno, passione, condivisione, energia, forza, divertimento, riflessione e ancora tanto di quello che l’Associazione il Cammino di San Tommaso www.camminoditommaso.org può trasmettere a chi sceglie di percorrerlo per mettere in gioco se stesso e vivere un’esperienza unica tra le montagne laziali ed abruzzesi, diventando quindi ambasciatore e testimone del progetto.
Da tre anni, infatti, l’associazione ortonese è impegnata nella promozione del Cammino di San Tommaso un itinerario religioso, naturalistico spirituale che collega Ortona in Abruzzo a Roma dove, nella Basilica di San Tommaso, sono conservate le reliquie dell’Apostolo; per promuovere il Cammino l’associazione organizza, ai primi di agosto, il viaggio a piedi, “Da Pietro a Tommaso in cammino”.
Nel primo anno il viaggio è stato organizzato partendo da Ortona e raggiungendo Roma, a piedi, a cavallo e in bicicletta, per far conoscere il Cammino, fino a Papa Francesco che – durante l’Angelus in piazza San Pietro – ha detto: “Saluto i pellegrini di Ortona, dove si venerano le spoglie dell’Apostolo Tommaso, i quali hanno realizzato un Cammino da Tommaso a Pietro”.
Negli anni successivi è stata quella stessa Piazza a diventare il punto di partenza del Cammino di San Tommaso, un percorso che prosegue lungo l’antica strada consolare Tiburtina Valeria e, in circa 300 km di strade e sentieri, unisce Roma ad Ortona, attraversando paesi e montagne, il cuore dell’Abruzzo più autentico. L’ospitalità semplice e sincera, presente su tutto il territorio attraversato, è uno dei tratti distintivi dell’esperienza del “camminare lento” condivisa dai pellegrini che si mettono in cammino attraversando: Frattocchie di Marino, Albano laziale, Lariano, Genazzano, Subiaco, Petrella Liri, Tagliacozzo, Massa d’Albe, Rocca di Mezzo, Fontecchio, Capestrano, Castiglione a Casauria, Manoppello, Pretoro, San Martino sulla Marrucina, Crecchio per giungere infine ad Ortona. Ed in ogni paese, quindi, sarà festa, un momento da condividere con chi abita il territorio e vuole accogliere i pellegrini con un sorriso, un bicchiere di vino abruzzese ed un piatto tipico.
Lo scenario naturale e paesaggistico che fa da cornice al viaggio lascia senza fiato perché in esso si alternano il Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani, il Parco Naturale dei Monti Simbruini, il Parco Naturale Sirente-Velino, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale della Majella.
Una natura nella quale perdersi ma da vivere intensamente e ad un ritmo lento e scandito da ogni passo, quello che consente di fermarsi per una sosta lungo il percorso e rinfrancare lo spirito nel Monastero di San Benedetto a Subiaco o nella Basilica del Volto Santo di Manoppello che conserva nel sottilissimo velo l’immagine del Cristo, nel Convento di San Francesco a Tagliacozzo, che magari offrirà anche ospitalità per trascorrere la notte o in quello di San Giovanni da Capestrano. Sono i luoghi dello spirito: eremi e conventi, disseminati lungo il percorso, custodi silenti di spiritualità e religiosità che da sempre accolgono i pellegrini come Santa Brigida di Svezia che da Roma giunse ad Ortona tra il 1365 e il 1370, a seguito della rivelazione della presenza delle reliquie dell’Apostolo Tommaso.
Quello odierno è però anche un viaggio spirituale, naturalistico, esperienziale, ecoturistico e soprattutto low cost, da percorrere a piedi o in bicicletta per scoprire l’arte, la natura, la cultura e la bellezza di questo tratto compreso tra l’Abruzzo ed il Lazio, lontano dai circuiti turistici tradizionali e che può a pieno titolo essere annoverato tra i “percorsi di fede meno noti”, quelli che, alla vigilia dell’Anno Giubilare della Misericordia, il Ministro Franceschini ha proposto di valorizzare e promuovere per far conoscere la Penisola.
Le loro testimonianze sono quindi la ricchezza e la giusta ricompensa per un progetto che richiede impegno e passione, quella che mette l’Associazione nell’organizzare, ogni anno, il viaggio e nella promozione del cammino. La concessione dell’indulgenza plenaria da parte del Pontefice a chi ha percorso, quest’anno, il cammino di San Tommaso consente di ripartire con lo spirito giusto per affrontare l’Anno Giubilare 2016, definito, appunto, l’anno dei cammini.
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