LUOGHI DA SCOPRIRE: CERESETO DI COMPIANO (PR)

Quanto è vero che il passaparola funziona! Salumi parmensi con torta fritta, funghi crudi in insalata oppure fritti, cappelletti in brodo, zuppa di porcini, tortelli di erbette o di patate con ortiche, tartufo, fiori di campo o rose, tagliatelle, cinghiale alla cacciatora con polenta, lonza, frittate con cipolla, pecorino, dolci tradizionali fatti in casa, vini dei colli piacentini e parmensi: mi viene promesso tutto ciò… e allora decido in fretta.

Sono diretta a Cereseto di Compiano, nell’ Alto Appennino a sud-ovest di Parma, quasi al confine col Piacentino e già ” in odore ” di Liguria. Ci si arriva in meno di un’ora dal casello di Fornovo e da quello di Borgotaro; da quest’ultimo buona parte del percorso è quasi una superstrada. Tuttavia il luogo è un po’ discosto, quasi volutamente appartato.

Veramente un piccolo borgo quasi fuori dal tempo, immerso in una natura ancora incontaminata; colori magici avvolti in una dolce quiete ovattata dal silenzio: luoghi in cui si possono fare passeggiate a piedi o a cavallo, oppure andare a funghi, castagne ed erbe. A 760 metri di altitudine, è ideale come luogo di vacanza per ogni età e interesse, per la salute o per studiare, scrivere o meditare.

Da generazioni, qui si trova l’ Antica Osteria – Trattoria Solari dell’omonima famiglia; sulla porta potete trovare ancora la data 1888. Nel corso degli anni, la trattoria Solari è stata premiata con 14 funghi d’oro, l’Ercole d’oro, varie medaglie e diplomi per la cucina e diversi altri premi di eccellenza e benemerenza, presenti ancora nel locale. Entrambi i genitori di Paola, attuale titolare, sono stati nominati ” Cavalieri del Lavoro” dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

I vari ambienti, dove pietra e legno antichi sono sovrani, possono accogliere tantissime persone così come chi apprezza atmosfere intime e rilassate. Entrando si respira un’aria famigliare: le sale sono arredate con amore, tenendo conto di una civiltà che sta scomparendo; sembra quasi trattarsi di un museo contadino. Qui vengono proposti cibi genuini, per ricondurci a sapori quasi dimenticati.

Ogni proposta è creata artigianalmente, valorizzando le ricette “di una volta” e i prodotti del territorio. Non possono mancare un meraviglioso pane fatto in casa con un mix di farine integrali e molte altre prelibatezze, cotto nel forno a legna per deliziare i palati dei clienti che da decenni vengono qui da varie regioni: Lombardia, Liguria,Veneto. E, ovviamente, Emilia-Romagna.