
Turismo per tutti, anche in Sicilia!
Negli ultimi anni, è cresciuta la consapevolezza che il cosiddetto “turismo accessibile” può rappresentare una grande opportunità economica. Per questo motivo è necessario aprirsi a questo nuovo target di clientela, cercando di migliorare l’offerta turistica già esistente.
In realtà, le ricerche e le statistiche su questo tema non sono tantissime e neanche recenti: uno dei primi studi è il rapporto Touche Ross del 1993. Successivamente è stata realizzata l’ “Analisi della domanda dei servizi per il tempo libero in una città ospitale per tutti” del 2004, nel corso del progetto C.A.R.E “Città accessibili delle regioni europee”. Questi documenti ci hanno permesso di avere un quadro abbastanza realistico ed esaustivo sul tema dell’accessibilità turistica.

Turismo accessibile in Italia
È emerso che in Italia ci sono oltre 3 milioni e mezzo di persone disabili interessate a viaggiare ma non da sole da sole (infatti si parla dell’effetto moltiplicatore che in questo caso è pari a 3), mentre, a livello europeo, si stimano circa 40 milioni di persone con disabilità motoria. È bene considerare che con il termine “accessibilità”, nella sua più ampia accezione, bisogna includere tutte le persone con esigenze specifiche – quali le persone con esigenze dietetiche o con problemi di allergie, gli anziani, le persone con bambini piccoli etc… Quindi, i numeri crescono sensibilmente. Si raggiungono così 6 milioni di potenziali visitatoriin Italia e 130 milioni in Europa.
Proprio per questo motivo, si capisce come il turismo accessibile costituisca una nicchia di tutto rispetto, sulla quale sarebbe opportuno investire con più incisività. Molte regioni, anche se quasi tutte concentrate nel Centro-Nord, hanno compiuto grandi passi in avanti sul tema dell’accessibilità, mentre la Sicilia stenta a decollare, anche se ha attivato una iniziativa molto lodevole chiamata “Sicilia Accessibile”, che però va diffusa a livello capillare.

Sicilia accessibile?
Questo rappresenta anche uno degli obiettivi del progetto “PROAGRI”, che prevede, in una delle fasi progettuali, il miglioramento della qualità dell’accoglienza e ospitalità delle imprese agricole e turistiche, considerando il tema dell’accessibilità come uno dei perni del turismo sostenibile.
L’obiettivo è ovviamente quello di diffondere la cultura dell’accessibilità a tutti gli operatori del turismo, perché rendere visitabili e fruibili le aree, i comprensori di interesse ambientale, storico e archeologico e soprattutto le strutture turistiche significa: sviluppare l’economia di una regione, rendere più “civile” il contesto sociale, combattere l’emarginazione e favorire, attraverso la fruibilità di beni accessori quali quelli turistici, l’inserimento sociale della singola persona disabile e del suo nucleo familiare.
Tag:accessibilità, disabilità, Europa, ospitalità, proagri, Sicilia, turismo