Non c’è nulla di meglio che visitare una città in compagnia dei locali e sapere dove fermarsi per un buon caffè, dove acquistare souvenir, cosa vedere nelle poche ore che si hanno a disposizione. Così è stato il mio* giro ad Agrigento, una città che spesso è solo luogo di passaggio e base per una visita alla Valle dei Templi.
Confesso che la prima volta che ci sono stata ho fatto esattamente quello che fa la maggior parte delle persone: mi sono immediatamente diretta ai templi, lasciando perdere il centro storico. Ma cosa c’è di meglio di una seconda chace per recuperare il tempo perduto? Tra l’altro, ho potuto passeggiare per le vie storiche con due agrigentini doc, Umberto ed Elenia, che hanno portato me e gli altri blogger alla scoperta delle graziose strade cittadine.
Il centro storico di Agrigento si sviluppa a partire dalla strada principale, Via Atenea; intorno ad essa, una serie di strade labirintiche, un su e giù per scale e colline che ricordano un borgo medievale. Via Atenea è l’arteria principale dell’antica Girgenti.
Ma il primo nome di Agrigento, dato dai coloni Greci che arrivarono qui intorno all’anno 582 a.C, era Akragas. Sotto l’Impero romano, fu ribattezzata come Agrigentum ma al momento della dominazione araba cambiò ancora una volta nome, diventando Girgenti; fino all’anno 1927, quando, durante il Fascismo, ottenne il nome attuale, Agrigento.
Via Atenea è una strada piena di negozi, bar e ristoranti. È qui che i cittadini passeggiano il fine settimana, magari incontrandosi con gli amici per un happy hour.
Cosa vedere nel centro storico di Agrigento
Le principali attrazioni del centro storico sono le chiese e i monasteri. Qui sorge una dozzina di edifici religiosi ma tra loro spiccano la Basilica dell’Immacolata, la Cattedrale di San Gerlando, la Chiesa di Santa Maria dei Greci e il Monastero di Santo Spirito.
1) La Basilica dell’Immacolata
È la prima chiesa in cui abbiamo avuto modo di entrare: si trova in via Atenea, nei pressi di Porta di Ponte. La Basilica dell’Immacolata Concezione – nota anche come Chiesa di San Francesco -, risale al XIV secolo ma l’edificio attuale, in stile barocco, è del XVIII secolo. Venne gravemente danneggiata durante un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, perdendo la sua cupola e gli affreschi originali.
2) Il Monastero di Santo Spirito
Purtroppo il programma non coincideva con l’orario di apertura ma il personale mi ha assicurato che vale la pena tornare per visitarlo. Inoltre, le suore sono note per la produzione e la vendita di dolci tipici, soprattutto il cous cous dolce, una specialità a base di pistacchio: una cosa divina (così dicono)! Il monastero è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17. Se volete saperne di più, cliccate qui.
3) La Chiesa di Santa Maria dei Greci
Deviando leggermente da via Atenea, salendo verso il colle di Girgenti, c’è questa chiesa, costruita sull’antico tempio di Atena. Il curioso nome è dovuto al fatto che fu una cattedrale ortodossa greca durante la dominazione bizantina.
4) La Cattedrale di San Gerlando
San Gerlando è il santo patrono di Agrigento. La cattedrale della città è un po’ lontana dal centro e la cito qui solo per la sua importanza. In realtà, è chiusa da più di quattro anni, per il rischio frane. Anche se i restauri non sono completati, guardate in queste immagini aeree quanto è bella!
Riprese aeree drone Duomo di Agrigento
Come si può vedere nella mappa che segue, il mio tour è iniziato da Porta di Ponte e finito dall’altra parte di via Atenea, in Piazza Pirandello. È una camminata di più di 1 km ma estremamente piacevole. Soprattutto, sono pochi i veicoli in transito (solo i residenti sono autorizzati).
Dove mangiare
Di certo, ad Agrigento non mancano i luoghi in cui mangiare bene. Ci sono un sacco di caffè, bar, ristoranti, dal più semplice al più raffinato. La mia guida, Umberto, era ansiosa di chiudere il tour in bellezza, assaporando un ottimo caffè accompagnato da dolci tipici in una pasticceria che lui considera come una delle migliori.
Caffè Concordia – Piazza Luigi Pirandello, n° 36 (punto 4 della mappa)
Posso solo confermare la qualità del luogo, fondato nel 1949. Amo i caffè con una lunga storia alle spalle. Oltre ai dolci incredibili,la pasticceria offre wi-fi gratuito e senza bisogno di password.
Trattoria Concordia – Via Porcello (una delle prime traverse di Via Atenea)
Sembra che tutto si ispiri alla concordia in questa città!
Ho mangiato divinamente in questa trattoria. L’antipasto era così abbondante da sembrare un pasto completo a base di assaggi di piatti tipici siciliani. È tutto molto semplice e rustico – dopo tutto siamo in una trattoria – ma se si vuole cenare in modo delizioso e con porzioni considerevoli, questa è un’opzione perfetta.
Come arrivare a Agrigento
In autobus: vedi qui le linee a lunga distanza che servono Agrigento. Il terminal del bus è in Piazza Rosselli, a 300 metri dal centro storico. Sotto, una piccola mappa,
#Sicilying – Grazie al Blog Tour promosso da Slow Tourism e Endas Agrigento
* Articolo originale di Patricia Kalil (Descobrindo a Sicilia)
** Se volete andare in Sicilia, Slow Tourism vi consiglia, tra le sue strutture:
– Il B&B Rosa dei Venti, Caltagirone (CT)
– Il B&B ReCucco, Ragusa
– Il B&B San Placido Inn, Catania
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