Appena arrivata* in Sicilia per il blog tour indetto da ASR (Associazione Sviluppo Rurale), mi è stato detto che avrei visitato una delle spiaggie più belle d’Europa. “Una spiaggia?” – ho pensato, da brava blogger che si occupa di musei. “Dove sono l’arte e la cultura in tutto questo?”. Ma mi sono dovuta ricredere: non stiamo parlando di un mare comune ma di un luogo ricco di storia e al di fuori delle rotte più battute.
La Scala dei Turchi è nascosta dalla strada principale. Si trova vicino a Porto Empedocle, a sud della Sicilia, ed è incastrata tra altre due spiagge (quindi bisogna parcheggiare nelle vicinanze e camminare un po’). È diventata molto famosa in quanto citata nei libri di Andrea Camilleri, creatore del commissario Montalbano. Come il nome dichiara, la Scala dei Turchi, un tempo, venne invasa dai Mori, che volevano nascondersi dietro a questa formazione rocciosa, al di fuori della vista.
Il primo tratto di spiaggia sembra ordinariamente bello: sabbia soffice e acque cristalline. È evidente che da queste parti la pesca è un passatempo popolare, anche durante i più freddi inverni mediterranei.
La passeggiata per arrivare qui dura circa un quarto d’ora (abbiamo parcheggiato la macchina poco lontano). Un avvertimento: assicuratevi di indossare scarpe comode, perché la zona diventa piuttosto rocciosa e alcune rocce sono scivolose, in quanto erose nel tempo dall’acqua.
Quello che veramente mi colpisce del paesaggio è l’incredibile mix di colori: il blu, l’oro e il verde, come si trattasse di un bellissimo dipinto. E poi, all’improvviso, ci si trova di fronte al più soprendente degli affioramenti: quello della bianchissima marna. In realtà, da lontano sembra che, come per miracolo, ci sia la neve in riva al mare.
La cosa incredibile è che la marna, nei secoli, ha creato banchi e letti naturali dove è possibile sedersi o sdraiarsi e prendere il sole in estate. È possibile abbronzarsi proprio lì, all’interno di uno dei tanti solchi naturali e sembra quasi di toccare l’acqua in quella posizione. Il mio amico Marco Cittadini (Piceno On the Road) ci ha subito provato: sembrava di essere su un set di moda (se non fosse stato per il vento pungente che ci coglieva continuamente ndi sorpresa). L’acqua era un po’ agitata e il clima non molto caldo. Del resto era marzo.
Nel 2007, il comune di Realmonte ha chiesto che la Scala dei Turchi venisse inserita tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO. Mi auguro sinceramente che la richiesta venga accolta, perché questa è davvero una delle spiaggie più incredibili di tutto il Mediterraneo. Di sicuro merita una visita. Anzi, è probabile che mi troviate lì durante le mie prossime vacanze estive…
* L’articolo originale è di Elizabeth Joss, blogger di The Museum Times
** Volete dormire sostenibile con Slow Tourism? Di seguito, tre luoghi speciali, ecologici e slow:
– B&B Etnachic, Trecastagni (CT)
– B&B ReCucco, Ragusa
– B&B Mugnos Charme Living, Licodia Eubea (CT)
Se volete visitare la Scala dei Turchi e scoprire qualcosa in più, visitate il sito: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/il-tesoro-bianco-scala-dei-turchi/
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