Mascalucia è un antico paese alle falde dell’Etna. In passato veniva chiamato “la Parigi del bosco”, proprio per la bellezza delle sue stradine e dei sontuosi portali scolpiti in pietra lavica, ancora oggi ben visibili.
A Mascalucia viene prodotto un ottimo vino, in particolare nella contrada Ombra, conosciuto già in epoca romana (a testimonianza di ciò, una torre romana di avvistamento, molto simile a quella della vicina Trecastagni).
Il centro del paese va visitato assolutamente a piedi o in bicicletta.
Mascalucia era “il paese dei cento palmenti” e delle carrettiere (ben 14 km!), molte delle quali ancora oggi percorribili. Queste rete viaria rurale è davvero affascinante, in quanto perimetrata da muri a secco in pietra lavica, molto probabilmente esistenti sin dall’epoca romana.
I contadini che coltivavano i vigneti percorrevano ogni giorno queste carrettiere. Tutto il paese, poi, partecipava al momento della vendemmia, donne e bambini compresi, accompagnati dai canti popolari.
La Chiesa della Trinità dà il nome alla borgata in cui si trova. Proprio sul sagrato, le donne del paese si ritrovavano a discutere e ad aspettare i propri mariti che giungevano dalle campagne.
Presso l’“Azienda Trinità”, agriturismo di charme appartenente alla famiglia Bonajuto, è possibile degustare vino locale e prodotti tipici. Segnalo anche il ristorante “La Carretteria”, dove un tempo venivano custoditi i carretti dei contadini che provenivano dalle vigne vicine.
Nelle vicinanze, troviamo abitazioni con cortili in tipico stile arabo (bagli). Nei pressi (in Via Teatro), la struttura turistica “Borgopetra”, antica dimora nobiliare, ingloba al suo interno uno degli ultimi palmenti attivi. Qui – tra l’altro – si trovava l’antico teatro popolare dialettale. In questa dimora hanno soggiornato importanti scrittori e poeti come Washington Irving, in Sicilia nel 1805.
Nel paese, lungo le vecchie carrettiere, si trovano chiese antichissime: una di queste è la Chiesa della Pietà, da cui si diparte l’antico percorso che collegava la chiesa di San Antonio Abate con il vicino monastero. Caratteristica è anche la Chiesa del Crocifisso, in località S. Spera.
Imboccando la via Etnea, si può passeggiare su affascinanti stradine (via S. Lucia, via Amantia, via Soprarie, via Roma) e ammirare i bellissimi portali in pietra lavica, nonché i numerosi palmenti antichi, testimonianza di quanto fosse ricco e importante il paesino di Mascalucia.
Fuori dal centro, il primo punto d’interesse è il Parco Urbano di Monte Ceraulo, che si estende per 17 ettari e testimonia quel che resta del bosco etneo. Un tempo, l’intera area era utilizzata come luogo di cura e mantenimento dei cavalli. Lungo i sentieri del parco, si potranno effettuare escursioni alla scoperta del bosco dominato da querce e lecci, in cui sono presenti diversi endemismi, tra specie vegetali e insetti. Il Parco è connesso funzionalmente con l’ex casa padronale e palmento di “Villa Buscemi”, struttura recuperata per ospitare manifestazioni culturali, eventi e una biblioteca.
Di particolare fascino il borgo di Massannunziata, che presenta ancora intatta la sua vocazione rurale, con le stradine, i muretti a secco e i vigneti. Da visitare, la piccola chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, che reca sull’altare il Cristo trovato dai fedeli nei pressi del santuario, al termine dell’eruzione del 1669.
Lungo il percorso, si trovano un antico palmento ancora attivo e una bellissima chiesetta di campagna del 1500, dedicata alla SS. Bambina, ancor oggi luogo di pellegrinaggio. Altri siti bellissimi sono la Chiesa della Misericordia e le rovine del Casale di Mompilieri. Nei pressi del casale di Mompilieri, sorge il santuario, luogo di culto e pellegrinaggio famoso in tutto il mondo. A fianco, la “Grotta dell’Eremita”, al cui interno si estraeva la ghiara rossa, utilizzata nel Catanese per le costruzioni e gli intonaci.
Sul Monte Mompilieri, si possono notare alberi secolari. Se fino al secolo scorso esistevano rigogliosi vigneti, oggi è facile imbattersi in pascoli e osservare i rapaci volteggiare. Alla base del monte è possibile ammirare i caratteristici “Hornitos”, lave a corda e fratture, rimaste intatti per secoli dall’eruzione del 1669, che distrusse i venti casali che si trovavano sul suo cammino. Questi luoghi sono tanto suggestivi da essere stati, negli anni ’50, set cinematografici dei Kolossal USA, quali “Barabba” (con Anthony Qinn), “La Bibbia” e “Sodoma e Gomorra”, del 1962, con il grande Stewart Granger. Ancora oggi sono esistenti le scalinate dei templi del set.
Lungo il percorso si trovano diverse strutture ricettive, in particolare B&B, che organizzano visite, trekking e tour in mountain bike. Segnalo, in particolare, Sotto il Vulcano e Etna house.
Slow Tourism segnala invece tre B&B sostenbili, che si trovano a Trecastagni (CT):
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