Un teatro “temporaneo”, che non lascia tracce, in completa armonia con l’ambiente circostante: è il Teatro di Paglia, esperimento diffuso nel nostro Paese anche se poco conosciuto. Il primo è nato in Toscana, nel 2003: ad ospitarlo è Rendola, località situata sui colle aretini, nel Comune di Montevarchi. L’ultimo, invece, è nato a Rimini: grazie a Sasso Erminia, un B&B ecosostenibile, il 23 e il 24 agosto è andato in scena uno spettacolo tratto da un frammento di Lao Tze, La Morte e il Filosofo, nel teatro appena costruito e subito dopo smantellato.
Sasso Erminia B&B, nella Vamarecchia, è stato realizzato ristrutturando un antico casale della campagna toscana, grazie all’uso di tecniche bioedilizie ecosostenibili e di materiali naturali come legno e paglia. L’uso di energie rinnovabili per le attività del B&B e le attività culturali a sfondo ambientale ne fanno un esperimento unico nel suo genere. Orto sinergico, biolago con fitodepurazione, recupero e riutilizzo delle acque, impiego di materiali eco compatibili: tutto ciò che si sperimenta a Sasso Erminia viene raccontato e insegnato nei numerosi workshop e seminari organizzati dalla struttura.
Adesso, il B&B toscano ha deciso di abbracciare i Teatri di Paglia: non solo un modo diverso di costruire una struttura in cui si fruirà di attività culturali, ma un’idea stessa di teatro che differisce da quello tradizionale, legato più a un luogo fisico che all’atto performativo.
La filosofia alla base dei teatri di paglia è semplice: l’uso di un materiale completamente compatibile con l’ambiente, che dia l’occasione di vivere un legame con la terra; la partecipazione collettiva, sia in fase di costruzione, che di realizzazione e fruizione dello spettacolo; l’impermanenza di un teatro che è atto performativo e non lascia segni tangibili se non nei sentimenti degli spettatori.
Nel 2001 è nata la Rete dei teatri di Paglia, che si occupa di documentare le attività fatte in Italia, stimolare uno scambio fra le varie comunità e creare un punto di riferimento con informazioni pratiche per avviare un’esperienza teatrale di paglia. Sul sito della rete è possibile usufruire del manuale di costruzione del teatro, delle informazioni su come reperire le balle, delle esperienze raccontate dagli altri attivisti
Fra le regioni italiane, hanno già sperimentato il teatro di paglia la Calabria, l’Emilia Romagna, il Lazio, le Marche, il Molise, il Piemonte, la Sicilia, l’Umbria, il Veneto e, la capostipite, la Toscana. Gli spettacoli sono tradizionalmente gratuiti, in modo che tutti possano fruire di questo modo sperimentale di vivere il teatro: inoltre, dopo le performance, si organizzano cene a base di prodotti locali.
Ogni anno, inoltre, si organizza un’Arena della balle di paglia: otto giorni di creatività e spettacoli nel mese di luglio, momento il cui il colore dei campi è al suo apice. Durante l’Arena si insegna il rispetto per il lavoro dei contadini e di chi sta a contatto con la terra: perché il teatro non serve solo mettere in scena delle storie, ma anche e soprattutto a creare relazioni e legami.
Per conoscere il programma 2013 dei Teatri di Paglia clicca qui.
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