
Santa Maria del Focallo
Santa Maria del Focallo è una frazione di Ispica (RG), famosa per la sua spiaggia chilometrica, dove in molti si dilettano a fare sport acquatici quali il kite-surf. In effetti, a vederla spoglia in un giorno di fine marzo, sembra un pezzo di California o di Brasile. Non per niente nei dintorni sono sorte strutture simili a posadas, come il Floripa Surf Hotel.
La cosa che rende orgogliosi noi amanti del turismo lento e sostenibile è che una zona – fino a qualche tempo fa – dimenticata della Sicilia sia oggi meta di un turismo di intenditori. Strano che non sia accaduto prima: la sabbia fine e dorata, le dune, la macchia mediterranea (costituita principalmente da acacie), il vento… tutto conferisce un grande fascino al tratto che si estende da Tavola dei Re a Punta Muro.
“Focallo” deriverebbe dal greco; se le cose stanno così, allora questo è un “luogo pieno di alghe”. Inoltre, il termine si riferirebbe a una chiesa un tempo esistente e poi distrutta dal terremoto del 1693. A proposito di Greci: la loro presenza è stata confermata dal ritrovamento di alcuni reperti, risalenti addirittura all’VIII secolo a.C. Ma la Storia non si “limita” all’antica a questo: qui si svolse la Prima Guerra Punica e qui avvenne il famoso sbarco del 1943.
Per quanto riguarda la qualità delle acque e dell’ambiente in generale, essi godono di ottima salute, tanto che il mare di Santa Maria del Focallo ha ottenuto la bandiera blu nel 2011.

Santa Maria del Focallo
Speriamo che l’uomo, come al solito, non prenda il sopravvento. Legambiente, qualche settimana fa, ha infatti lanciato un allarme circa gli interventi sulle spiagge italiane, soggette a progressiva erosione. Una situazione – spiega l’associazione ambientalista – che ha casi esemplari, come gli interventi «a Santa Maria del Focallo ad Ispica nel Ragusano».
A fine maggio sono state infatti presentate le giornate “Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione del territorio e sulla costruzione di opere veramente utili alla tutela dell’ambiente. «L’obiettivo – come dichiarato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – è di tutelare e preservare la natura degli habitat costieri, liberare l’accesso alle spiagge e liberarle dal cemento, riqualificare, progettare e realizzare opere di adattamento».
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Tag:cemento, legambiente, ragusa, Santa Maria del Focallo, Sicilia