![Santa Maria del Focallo](http://www.dailyslow.it/wp-content/uploads/2015/06/1.-Santa-Maria-del-Focallo-fotografia-di-Roberta-Isceri-1024x576.jpg)
Santa Maria del Focallo
Santa Maria del Focallo è una frazione di Ispica (RG), famosa per la sua spiaggia chilometrica, dove in molti si dilettano a fare sport acquatici quali il kite-surf. In effetti, a vederla spoglia in un giorno di fine marzo, sembra un pezzo di California o di Brasile. Non per niente nei dintorni sono sorte strutture simili a posadas, come il Floripa Surf Hotel.
La cosa che rende orgogliosi noi amanti del turismo lento e sostenibile è che una zona – fino a qualche tempo fa – dimenticata della Sicilia sia oggi meta di un turismo di intenditori. Strano che non sia accaduto prima: la sabbia fine e dorata, le dune, la macchia mediterranea (costituita principalmente da acacie), il vento… tutto conferisce un grande fascino al tratto che si estende da Tavola dei Re a Punta Muro.
“Focallo” deriverebbe dal greco; se le cose stanno così, allora questo è un “luogo pieno di alghe”. Inoltre, il termine si riferirebbe a una chiesa un tempo esistente e poi distrutta dal terremoto del 1693. A proposito di Greci: la loro presenza è stata confermata dal ritrovamento di alcuni reperti, risalenti addirittura all’VIII secolo a.C. Ma la Storia non si “limita” all’antica a questo: qui si svolse la Prima Guerra Punica e qui avvenne il famoso sbarco del 1943.
Per quanto riguarda la qualità delle acque e dell’ambiente in generale, essi godono di ottima salute, tanto che il mare di Santa Maria del Focallo ha ottenuto la bandiera blu nel 2011.
![Santa Maria del Focallo](http://www.dailyslow.it/wp-content/uploads/2015/06/2.-Santa-Maria-del-Focallo-RG-–-foto-di-Roberta-Isceri-1024x576.jpg)
Santa Maria del Focallo
Speriamo che l’uomo, come al solito, non prenda il sopravvento. Legambiente, qualche settimana fa, ha infatti lanciato un allarme circa gli interventi sulle spiagge italiane, soggette a progressiva erosione. Una situazione – spiega l’associazione ambientalista – che ha casi esemplari, come gli interventi «a Santa Maria del Focallo ad Ispica nel Ragusano».
A fine maggio sono state infatti presentate le giornate “Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione del territorio e sulla costruzione di opere veramente utili alla tutela dell’ambiente. «L’obiettivo – come dichiarato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – è di tutelare e preservare la natura degli habitat costieri, liberare l’accesso alle spiagge e liberarle dal cemento, riqualificare, progettare e realizzare opere di adattamento».
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Tag:cemento, legambiente, ragusa, Santa Maria del Focallo, Sicilia