I pupi siciliani sono una delle opere teatrali simbolo della Sicilia. In particolare, a Catania è la famiglia Fratelli Napoli a occuparsi delle rappresentazioni e della loro produzione, mentre ad Acireale c’è la compagnia dell’Opera dei Pupi di Turi Grasso. Grazie a questi artigiani, che assemblano le marionette producendo ogni loro singola parte – compresi i decori fatti a mano, preziosi le scenografie -, questa antica realtà si è diffusa nel tempo. A essere interessati maggiormente sono i bambini, coinvolti anche in laboratori per imparare quest’arte.
La compagnia marionettistica Fratelli Napoli è stata fondata a Catania nel 1921 da Gaetano Napoli e oggi, giunta alla sua quarta generazione, tutti i membri della famiglia prendono parte alla messinscena degli spettacoli, ricoprendo con maestria i ruoli tipici dell’Opera. La compagnia dell’Opera dei Pupi, fondata dal maestro Turi Grasso di Acireale, opera invece da oltre quarant’anni ed è stata fondata da Turi nel 1963. È composta da abili manovratori.
Le rappresentazioni teatrali dei Pupi siciliani si sono diffuse nella seconda metà dell’Ottocento e sono storie cavalleresche, con duelli e combattimenti tra i protagonisti. Infatti i Pupi sono tutti vestiti da combattenti e tra le storie riprodotte ci sono quelle con protagonisti cavalieri come Carlo Magno, Orlando, Oliviero.
I pupari (i creatori delle marionette) sono spesso anche i manovratori, che giocano con loro dall’alto del banco di manovra, animandole sul palco. I Pupi sono alti fino a un metro e mezzo e possono anche pesare più di 20 kg. Sono mossi attraverso delle aste di ferro.
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