Terra incolta fino a qualche secolo fa, fu un conte inglese che – nel 18° secolo – perfezionò una prima forma di insediamento, costruendo un baglio, il cui portale divenne simbolo nonché stemma della città.
Baglio – o bagghiu, in dialetto siciliano – è la parola chiave di questo racconto.
La mia avventura inizia nella zona est di una grande regione, dove arance, sole e buon cibo la fanno da padroni. Affascinante madre di culture e tradizioni secolari che partorisce il buon sapere; il mare è tra gli elementi che la rendono un’isola turistica molto famosa.
Sto parlando della Sicilia e precisamente sono in provincia di Trapani, nel comune di Petrosino, o Piddrusinu in dialetto siciliano.
La storia secolare caratterizza l’incontro con Federico. Lui mi accompagna alla scoperta della sua struttura. Lungo il litorale sud – Contrada Triglia Scaletta – dove mi si palesa un meraviglioso bed and breakfast.
Federico mi spiega il suo lavoro, il suo grande impegno che si unisce alla forte passione di una vita. Mi trovo presso Baglio Spanò antica dimora tipica del trapanese. La struttura fu costruita nel 1870 dal Marchese Spanò che ne fece la sua residenza estiva, tra i vigneti che si estendono ancora oggi fino al mare che dista solo un chilometro. In effetti vi avevo anticipato che la parola Baglio sarebbe stata la parola chiave; ed identifica una struttura fortificata con ampio cortile. Il baglio identifica un’organizzazione geo-economica legata al feudo o al latifondo; è una grande proprietà terriera abitata, oltre che dagli stessi proprietari terrieri, anche dei contadini che vi lavoravano tutto l’anno o stagionalmente. Lo schema tipico del baglio comprendeva una costruzione dal carattere introspettivo, vale a dire chiusa all’esterno e con le aperture tutte rivolte all’interno della corte.
Federico, mi accompagna in un ricordo. Il ricordo di tanti anni trascorsi qui e mi spiega che: “l’idea di ristrutturare gran parte della struttura nasce principalmente per passione, qui ho passato gran parte della mia infanzia. Ancora ricordo i profumi e i sapori di allora, la raccolta delle uve pestate rigorosamente con i piedi e con i torchi, il lento scorrere del tempo fatto di cose solo apparentemente semplici, il lavoro nei campi, i piatti della tradizione contadina.”
E’ difficile scrivere di alcune emozioni o odori, ma le parole hanno la grande capacità – se ben utilizzate – di regalare ricordi e immaginare sensazioni; esperienze di vita vissuta, attraverso il sapore della terra. Una terra che Federico ama e che coltiva, portando in tavola la tradizione culinaria della sua regione.
Mi racconta anche che – in virtù dell’essere un’amplia proprietà terriera – Baglio Spanò ha molti spazi all’aperto ed è esposto alla luce durante tutto il giorno. Tante le cose che si possono fare all’interno di questa struttura, partendo dal relax offerto dalla piscina – realizzata dalla trasformazione di una vasca per l’irrigazione – sempre esposta al sole e alla luce, una passeggiata nell’agrumeto – dov’è servita la prima colazione e la cena – o riposarsi nel patio interno con la Pinnata (antico pergolato coperto da travi in legno e tegole) che offrono fresco e aria nelle ore calde del pomeriggio. E non solo, precisa Federico: “su prenotazione è possibile gustare piatti tipici della cucina del territorio preparati con la cura e le materie prime che solo una cucina casereccia può offrire.”
Se si cita la cucina non posso che chiedere, quali piatti porta in tavola. Eccomi servite alcune tipicità: Busiate al pesto trapanese, pasta con le sarde, cuscus di pesce, caponata, formaggi tipici, vari tipi di pesce locale di giornata, frutta e verdura coltivate nel territorio.
Altri motivi per decidere di fermarsi qui? Direi che ci sono tutti gli elementi giusti per condividere del tempo nella magica terra siciliana. “Il nostro personale è a disposizione per assistenza e prenotazioni per visite guidate alla principali cantine del territorio. Baglio Spanò è anche il luogo ideale per chi vuole soggiornare lontano dal caos dei centri abitati. Da qui si può visitare tutta la provincia di Trapani incluse le isole Egadi.”
Non solo:“E’ un ottimo punto di partenza per visitare tanti luoghi storici di questa grande Sicilia: la vicina Mazara del Vallo che – distante solo 15 minuti – offre un affascinante centro storico e lidi particolari tra scogli e sabbia. Essendo inoltre la patria del pesce un’ampia scelta di ristoranti unici per tradizione culinaria e qualità del pesce. Agrigento è l’escursione più lontana – dista circa 2 ore di macchina – da metà maggio a settembre si possono fare visite alle Egadi, con o senza gommoni, senza skipper o con grandi barche, che girano le isole per una giornata. In più è possibile lasciare la propria vettura, se si vuole passare più di un giorno alle isole, utilizzando gli aliscafi di linea da Marsala, oltre ad esserci un servizio taxi sempre disponibile su richiesta.”
Il racconto intriso di memoria, affascina i curiosi, fa riemergere vecchie immagini e storie di vita che, presso Baglio Spanò, sono passate. Il lavoro nei campi, la vita contadina che scorre attraverso le stagioni, ed i prodotti della terra che regalano il gusto vero di un tempo che dal passato riaffiora, attraverso il sapiente lavoro di recupero di una struttura che ha ancora tanto da raccontare. Un tuffo nei tempi che furono, senza che la nostalgia schiavizzi il presente piacere della riscoperta, ma anzi sia artefice di una passione che preserva dallo scorrere degli anni che passano.
Tag:baglio, bed and breakfast, cucina tipica, Petrosino, Sicilia