“A rutta ri Ron Carmelu” è una grotta-museo che si trova a Sicli, in provincia di Ragusa, dov’è possibile ammirare come vivevano nella cittadina, in particolare i meno abbienti, fino alla fine degli anni ’60 del XX secolo.
Si trova nel quartiere Chiafura, in una collinetta rocciosa che si raggiunge attraverso antiche e strette stradine. Nella grotta è possibile vedere gli elementi caratteristici della vita quotidiana di ormai mezzo secolo fa: ci sono gli arredi, gli spazi dedicati alla notte e al giorno, il ricovero degli animali, le attività artigianali, gli oggetti e le risorse dei pastori, dei braccianti agricoli e dei manovali edili e si può capire anche di cosa ci si nutriva.
Ci sono le cisterne domestiche per la raccolta dell’acqua, le mangiatoie per gli animali, i giochi dei bambini, i passatempi degli adulti, la religiosità ostentata. Le caverne, senza intonaco e con pavimenti di roccia, sono annerite dal fumo della “cucina”. C’è anche il forno di pietra. Se la famiglia si allargava, veniva scavata la parete rocciosa.
Le grotte, abitate fin dall’antichità, erano sostanzialmente il rifugio dei più poveri. I loro abitanti furono pian piano spostati nelle case popolari, per garantire ai residenti di Scicli migliori condizioni di vita e igieniche. Solo nel 2009 l’Associazione San Bartolomeo, con lo scopo primario della promozione del territorio, ha deciso di portare avanti la rivalutazione del quartiere e del parco di Chiafura, allo scopo di valorizzare questa parte abbandonata, attrezzandola anche con foto, filmati, documenti per una mostra permanente ed eventi.
La grotta di trova in Via Timponello, 37 | Parco Archeologico Chiafura, 97018 Scicli
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