Dal 27 al 29 marzo, ASR (Associazione Sviluppo Rurale), in occasione della fiera Nera Rurale-Diamante Nero di Scheggino (PG), ha ospitato cinque blogger. Lo scopo? Far conoscere loro le tipicità della Valnerina e la novità di Nera Rurale, giunta quest’anno alla sua X edizione: una app che, a breve, sarà possibile scaricare sul proprio telefonino. Obiettivo di questa innovazione tecnologica è dare informazioni in tempo reale su tutte le fiere rurali d’Italia e svecchiarne l’immagine, ancora troppo ancorata al passato.
I sindaci del territorio hanno confermato, durante il workshop sulla presentazione della app (a giorni, maggiori notizie anche su Il Daily Slow), il loro desiderio di fare rete e rendere le fiere rurali dei veri e propri attrattori turistici.
Ma cos’hanno fatto i – anzi: le – blogger di #NeraRurale (questo l’hashtag utilizzato per le condivisioni sui social)? Valentina Miozzo, Fabiola Trippetti, l’instagrammer Anisa Kallaverja, Marinella Scarico e Silvia Cutoloni, si sono aggirate tra Spoleto, Norcia, Ferentillo e, naturalmente, Scheggino, apprezzando, di questa meravigliosa zona dell’Umbria, le bellezze storico-artistiche e naturalistiche.
I giorno – venerdì 27 marzo
Le blogger arrivano a Spoleto e, nonostante la pioggia battente, visitano i monumenti principali della città. La guida turistica è Daniela Cittadoni che, nel giro di un paio d’ore, spiega la storia spoletina, da Annibale al Rinascimento, dal teatro romano all’antica via Flaminia, dalla porta della città al magnifico duomo. Il tutto accompagnato, a pranzo e a cena, dai piatti tipici della zona: strangozzi al tartufo, norcineria varia, crescionda e spalla di maiale ai funghi porcini (per citare solo alcune pietanze).
II giorno – sabato 28 marzo
Sabato mattina è la volta di Scheggino e dell’inaugurazione della app. Terminato il workshop e dopo aver visitato il paese famoso per le attività sul Nera (prima tra tutte: il rafting), le ragazze si sono dirette a Norcia, accompagnate – oltre che da me – da Luciano Lauteri, presidente di ASR. I piatti del giorno? Trota (pesce che popola il Nera) in tutte le salse! La giornata ha fornito anche l’occasione di visitare una delle strutture con il marchio di qualità Slow Tourism: Zafferano e Dintorni.
Qui, Marta e i genitori ci hanno accolti offrendoci una tisana al tiglio e degli ottimi biscotti anice e uvetta. Cosa c’è di speciale nel visitare un agriturismo come Zafferano e Dintorni? Semplice: l’osservazione dell’attività dei titolari, dediti – in particolare – alla raccolta dello zafferano e delle erbe spontanee. Capire come funziona un’azienda agricola, cosa significhi produrre alimenti biologici, come accogliere in maniera slow e spontanea un cliente: questi i doni della visita di sabato pomeriggio.
Di sera, tra le 20.30 e le 21.30, non abbiamo mancato un appuntamento importante per la sostenibilità: l’Heart Hour del WWF, cui hanno aderito diverse realtà nazionali. Io e le blogger ci siamo limitate a mangiare per un po’ a luci spente, con la complicità della trattoria che ci ha ospitate.
III giorno – domenica 29 marzo
Ed eccoci, purtroppo, all’ultimo giorno di #NeraRurale. Purtroppo perché la Valnerina è stata invasa dal sole, dal caldo e da un’aria di festa che solo una domenica di primavera sa conferire ai luoghi. Un giretto a Ferentillo, dove abbiamo visitato il Museo delle Mummie, e toccata e fuga in un’altra azienda agrituristica: Il Sovrano, Sant’Anatolia di Narco. Qui ci siamo dilettati con la visione di alcuni maialini appena nati dall’incrocio con la cinta senese. Nel pomeriggio, festa a Scheggino, con Serena Autieri a fare da madrina durante la preparazione della frittata più grande del mondo. Ma, alla fine, è tempo di partire… In attesa di tornare in Valnerina, magari per un’altra fiera rurale.
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