Nel punto di incontro tra le bellissime Catania e Messina, il viaggio inizia sul versante nord-est dell’Etna, nel comune di Piedimonte Etneo.
L’avventura parte dalle deliziose terre siciliane, dove si è subito catapultati in suggestivi paesaggi dal sapore antico, che si lasciano bagnare da un mare incantevole.
Ed è qui che incontro Amelio. Mi accompagna nel suo mondo, dove mi racconta le bellezze che si possono ammirare nel suo territorio e di quanto merita di essere ulteriormente valorizzato.
Un racconto intenso dove l’Etna è il fulcro. Il vulcano che accompagna la vita di chi nasce e cresce ai suoi piedi. E’ Madre e Padre dei siciliani.
Immerso nel verde della campagna etnea, nelle valli delle colline tra Piedimonte Etneo e Linguaglossa, sorge l’Agriturismo Etna Mare.
Qui regna il pacifico rapporto tra benessere e comodità; una struttura ricettiva che accoglie e risalta la cultura contadina del luogo.
Quando chiedo ad Amelio come nasce questa esperienza di vita e di lavoro, mi spiega che è il frutto della passione di una famiglia. “Insieme, amanti dell’ambiente e di tutto ciò che può valorizzare la cultura contadina, abbiamo creato un museo. Il museo della civiltà contadina – all’interno di un antico Palmeto, dove un tempo si vinificava – si conservano numerosi attrezzi usati fino agli anni ’60.”
Le radici di una famiglia che affondano nelle tradizioni, penetrano e ne traggono il nutrimento migliore: quello della terra.
Per raccontare l’anima di un territorio occorre viverlo, o almeno conoscere qualcuno che sia bravo e trasmetterti i valori che in esso si trovano.
E a me piacerebbe conoscere cosa si può vivere qui, per sapere gli aspetti più caratteristici e veri.
Insieme ad Amelio cerco di capire cosa gli ospiti raccolgono e si portano a casa, nella cesta dei loro ricordi. Lui non ha dubbi: “natura e relax, cullati dalle terrazze panoramiche di fronte ad una splendida vista sull’Etna e sul mare.”
Non solo. Mi spiega come nella sua azienda, si possono fare lunghe passeggiate, ma si può partecipare anche a lavori culturali.
“Questi luoghi andrebbero maggiormente valorizzati – spiega Amelio – occorre collaborare e creare sinergie che siano produttive per il territorio. L’azienda segue metodi biologici ed eco-compatibili, con coltivazioni miste: frutteti, oliveti, noccioleti, ortaggi disposti su 3 ettari di terreno. Il corpo principale della struttura ha una forma naturale ad anfiteatro, composto da tanti terrazzamenti con muri a secco in pietra lavica. Dalla posizione strategica di Etna Mare si può ammirare il mare, raggiungere il vulcano Etna, ma anche Catania, Messina e Taormina. Per gli amanti delle tradizioni, c’è l’antico palmeto dei primi del 1900, con intatta l’architettura e la funzionalità originaria.”
Vi ho già detto che Piedimonte Etneo si trova in un punto strategico, dove natura e storia si abbracciano nella Sicilia nord-orientale. Dai meravigliosi Giardini di Naxos fino alla Valle dell’Alcantara, Castelmola, il Parco dei Nebrodi, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Acitrezza e Siracusa.
Ma vorrei aggiungervi l’amore che Amelio e Maria con la loro famiglia impiegano in quello che fanno.
Seppur l’Agriturismo non abbia un servizio di ristorazione, non c’è niente di meglio che lasciarsi conquistare dalle degustazioni che si organizzano. Sì, perché gli ospiti, immersi nel verde siciliano, hanno la possibilità di scoprire i prodotti tipici e il pane fatto in casa cotto nel forno a legna. Passioni che dalla terra e dalla cura dei proprietari arrivano al palato di chi ha voglia di perdersi in questa meravigliosa terra.
La Sicilia non si può saltare, è tra quelle mete che almeno una volta nella vita si dovrebbe visitare, ma soprattutto assaporare in tutta la sua generosità di terra di incontro tra culture differenti e sapori forti.
Tag:agriturismo, etna, Sicilia